Page 361 - Shakespeare - Vol. 1
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tutti i piaceri del mondo al tuo comando, più di quanto
non possa estendersi e circoscrivere il tuo pensiero?
E ti ostinerai a invocare il tradimento
per precipitare tuo marito e te stessa
dal sommo dell’onore al fondo della vergogna?
Vattene via, non voglio più ascoltare una parola!
ELEANOR
Come, come, mio signore. Così collerico
con Eleanor solo perché t’ha riferito un sogno?
La prossima volta terrò per me i miei sogni
per evitare queste reprimende.
GLOUCEST ER
No, non arrabbiarti; sono di nuovo sereno.
Entra un messaggero.
MESSAGGERO
Monsignor Protettore, così piacendo a sua altezza,
preparatevi a galoppare a Saint Albans,
dove il re e la regina intendono cacciare con il falco.
GLOUCEST ER
Vado. - Su, Nell, non vieni anche tu con noi?
ELEANOR
Sì, mio buon signore, ti seguo subito.
Esce Gloucester [con il messaggero].
Devo seguire: non ho la precedenza,
finché Gloucester ha una mente così umile e servile.
Fossi uomo, 21 duca, consanguineo,
mi sbarazzerei di questi ostacoli seccanti
e mi spianerei la strada sopra le loro teste mozzate.
Ma, pur essendo donna, non indugerò
a recitare il mio ruolo nel corteo della Fortuna. -
Dove sei? Sei tu, Padre John? 22 No, non temere, brav’uomo,
siamo soli, qui: tu, io e nessun altro.
Entra Hume.