Page 363 - Shakespeare - Vol. 1
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però è proprio così, perché, a essere sinceri,
essi (conoscendo il carattere ambizioso di Madama Eleanor),
mi hanno ingaggiato per tendere un tranello alla duchessa
e farle ronzare in testa l’idea degli incantesimi.
Si dice, “un astuto furfante non ha bisogno di agenti”:
però io faccio da agente a Suffolk e al cardinale.
Hume, se non stai attento, finirai per chiamarli
tutti e due un paio di astuti furfanti.
Be’, le cose stanno così; perciò temo che, alla fine,
la furfanteria di Hume porterà la duchessa alla rovina
e con la sua incriminazione, 26 le sorti di Humphrey son segnate.
Sia quel che sia, io avrò oro a palate.
Esce.
Scena III EN
Entrano tre o quattro postulanti, tra cui [Peter] l’apprendista armaiolo.
PRIMO POSTULANTE
Signori miei, stiamo vicini. A momenti il Lord Protettore passerà di qui, e
allora potremo consegnargli le nostre suppliche tutti assieme. 27
SECONDO POSTULANTE
Che il Signore lo protegga davvero, perché è un uomo buono. Gesù lo
benedica.
Entrano Suffolk e la Regina [Margherita; essi lo prendono per il Duca
Humphrey e gli porgono i loro biglietti].
PET ER
Eccolo che arriva, mi sembra, e la regina con lui. Tocca a me per primo.
SECONDO POSTULANTE
Torna indietro, sciocco! Quello è il Duca di Suffolk e non il Lord Protettore.
SUFFOLK
Tu, cosa c’è ora; cosa vuoi da me?
PRIMO POSTULANTE
Prego monsignore di perdonarmi; vi avevo preso per il Lord Protettore.