Page 368 - Shakespeare - Vol. 1
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il suo verdetto. Queste non sono questioni da donne.

MARGHERIT A

 Se è abbastanza maturo, che bisogno ha vostra grazia
 di essere il Protettore di sua eccellenza?

GLOUCEST ER

 Signora, sono il Protettore del regno,
 e, se a lui piacerà, mi dimetterò dall’incarico.

SUFFOLK

 E allora dimettiti, e smettila di fare l’insolente.
 Dacché sei stato re - e chi è il re, se non tu? -
 il bene pubblico ha subito un naufragio quotidiano,
 il delfino ha prevalso al di là del mare,
 e tutti i pari e i nobili del regno
 sono stati vincolati alla tua sovranità.

WINCHEST ER

 Hai svuotato le tasche del popolo: le borse
 del clero sono magre e sparute per le tue rapine.

SOMERSET

 Le tue residenze 33 fastose e le vesti di tua moglie
 sono costate una montagna del tesoro pubblico.

BUCKINGHAM

 La tua crudeltà nelle esecuzioni
 dei delinquenti ha oltrepassato la legge
 e ti ha consegnato alla mercé della legge.

MARGHERIT A

 Se si sapesse delle cariche e delle città di Francia
 che hai messo in vendita - come si sospetta fortemente -
 ti ritroveresti subito a danzare senza la testa.

                            Gloucester esce. [Margherita fa cadere il ventaglio.]
 Dammi il ventaglio; non ti puoi spicciare, svergognata?

                                                                Schiaffeggia la duchessa.
 Invoco perdono, signora; eravate voi?
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