Page 149 - Shakespeare - Vol. 1
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Nessun vantaggio da me avranno, e, se io resto,
 accorcio d’un giorno appena la mia vita.
 In te muore tua madre, il nome della nostra casata,
 la vendetta per la mia morte, la tua giovinezza,
 e la fama d’Inghilterra. Tutto questo e altro
 la tua presenza mette a repentaglio.
 Se tu t’involi, tutto questo è salvo.

JOHN

 La spada d’Orléans non mi ha dato sofferenza;
 le tue parole cavano linfa vitale dal mio cuore.
 Per un tale vantaggio, comprato a mia vergogna,
 a salvare una vita oziosa, a sopprimere
 una fama luminosa, prima che il giovane Talbot
 lasci il vecchio, stramazzi e crepi
 il cavallo codardo che mi porta!
 O che io sia paragonato ai contadinelli di Francia,
 oggetto di obbrobrio e vittima della sventura!
 Di sicuro, per tutta la gloria da te raggiunta,
 non sono il figlio di Talbot, se m’involo.
 Dunque non parlare più di fuga, a nulla giova;
 ai piedi di Talbot, il figlio di Talbot muoia.

T ALBOT

 Allora, Icaro, segui il tuo disperato
 signore di Creta; 128 dolce mi è la vita tua.
 Se vuoi pugnare, pugna al fianco di tuo padre.
 Nel compimento d’una gloriosa sorte,
 superba sarà la nostra morte.

                                                      Escono.

                               Scena VII EN

       Suona l’allarme. Incursioni. Entra Talbot padre sorretto [da un
                                        servo]. 129

T ALBOT

 Dov’è l’altra mia vita? La mia è alla fine.
 Oh, dov’è il giovane Talbot, il valente John?
 Morte trionfante, lorda di prigionieri,
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