Page 146 - Shakespeare - Vol. 1
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sicuri di morire.

JOHN

                Allora che io resti,
 e tu t’invola, padre. Grave sarebbe la tua perdita,
 e dunque dovresti meditarvi; nulla si perde in me.
 Della mia morte misero vanto meneranno i Francesi,
 della tua sì, poiché in essa è persa ogni speme.
 La fuga non può macchiare l’onore
 da te accumulato, ma l’onore mio sì;
 perché non ho compiuto alcuna impresa.
 Tu fuggi per trarne abile vantaggio,
 ognuno sarà felice di giurarlo,
 ma se io cedo, diranno che fu la paura.
 Non v’è speranza che mai possa resistere
 se alla prim’ora m’arresto e fuggo via.
 Qui, in ginocchio, ti imploro la buona morte
 piuttosto che una vita conservata nell’infamia.

T ALBOT

 Tutte le speranze di tua madre
 saranno conservate in una tomba?

JOHN

 Sì, piuttosto che arrecare vergogna al suo grembo.

T ALBOT

 Se ci tieni alla mia benedizione, va’, te lo ordino.

JOHN

 Voglio combattere, non fuggire il nemico.

T ALBOT

 Con te si può salvare una parte di tuo padre.

JOHN

 Nessuna parte di lui se non con mia vergogna.

T ALBOT

 Non puoi perdere una fama mai avuta.
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