Page 142 - Shakespeare - Vol. 1
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LUCY
Oh, inviate soccorsi al disgraziato lord!
Y ORK
[a parte]
Egli muore, noi perdiamo. Io infrango
la mia parola di guerriero; noi siamo in lutto,
la Francia sorride; noi perdiamo, loro guadagnano
ogni giorno, e tutto questo per colpa
di quel vile traditore di Somerset! 124
LUCY
Allora Dio abbia pietà dell’anima del prode Talbot,
e di suo figlio, il giovane John, che due ore fa
ho incrociato mentre era in viaggio per raggiungere
il bellicoso padre. Da sette anni Talbot non lo vede,
ora si incontrano dove sono disfatte le loro vite.
Y ORK
Ahimè, quale gioia proverà il nobile Talbot
a salutare il suo ragazzo sulla tomba?
Andiamo! L’angoscia quasi mi soffoca
il respiro, al pensiero che amici separati
si riabbracciano nell’ora della morte.
Addio, Lucy, mi è concesso soltanto
di maledire la causa dell’insuccesso.
Maine, Blois, Poitiers e Tours ci sono tolte,
e tutto per il ritardo di Somerset, per le sue colpe.
Esce [con i suoi soldati].
LUCY
Così, mentre l’avvoltoio della rivolta
si nutre nel seno dei sommi condottieri,
la negligenza infingarda ci sottrae
le conquiste di Enrico Quinto, il conquistatore,
colui il cui ricordo è ancora caldo nella mente.
Mentre essi a turno si ricoprono di fango,
vite, onori, lodi, tutto mandano a ramengo. 125
[Esce.]
Scena IV EN