Page 135 - Shakespeare - Vol. 1
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Prima fatevi capire, e poi vi darò risposta.

BASSET

 Nel valicare il mare da Inghilterra a Francia,
 questo individuo mi ha rinfacciato,
 con la sua mala lingua, la rosa che io indosso,
 dicendo che il colore sanguigno dei suoi petali
 rappresentavano le guance rosse di vergogna
 del mio padrone, quando ostinato si oppose
 al vero su una certa questione legale
 discussa tra di lui e il Duca di York; e questo
 accompagnato da vili epiteti ingiuriosi.
 A confutare quei rozzi rimproveri
 e a difesa della nobiltà del mio signore
 supplico il beneficio del codice d’arme.

VERNON

 Questa è anche la mia petizione, nobile signore;
 poiché sebbene sembri che egli dia lustro
 al suo scopo sfrontato con astuti e subdoli argomenti,
 tuttavia sappiate, mio signore, che da lui fui provocato,
 che lui per primo obiettò a questo segno,
 proclamando che il pallore del fiore
 rivelava il pavido cuore del mio padrone.

Y ORK

 Quando finiranno, Somerset, queste perfidie?

SOMERSET

 Monsignore di York, il tuo astio prorompe
 anche se con tanta furberia lo soffochi nel petto.

RE ENRICO

 Buon Dio, che follia governa cervelli malati,
 se un motivo così frivolo e insignificante
 innesca rivalità tanto settarie!
 Cari cugini entrambi, York e Somerset,
 calmatevi, vi prego, e fate pace.

Y ORK
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