Page 129 - Shakespeare - Vol. 1
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RE ENRICO

 È costui quel Lord Talbot, zio Gloucester,
 che da tanti anni ha dimora in Francia?

GLOUCEST ER

 Sì, mio signore, a vostra maestà piacendo.

RE ENRICO

 Benvenuto, prode capitano e vittorioso lord!
 Quand’ero giovane (non che ora sia vecchio),
 ricordo dire da mio padre che mai campione
 più valente aveva impugnato la spada.
 Da tempo eravamo convinti della tua sincerità,
 dei tuoi fedeli servigi, delle tue fatiche in guerra;
 tuttavia, non hai gustato ricompensa,
 neppure un grazie ti è stato elargito,
 perché non avevamo mai visto prima il tuo volto.
 Alzati, dunque. Per i tuoi meriti qui ti creiamo
 Conte di Shrewsbury, e ti invitiamo a prender posto
 nella cerimonia dell’incoronazione.
 Marcia trionfale. Squilli di tromba. Escono tutti eccetto Vernon e Basset.

VERNON

 Ora, signore, tu che, in mare, t’accanivi
 a insultare le insegne che io porto
 in onore del nobile Duca di York,
 osi confermare le parole allora pronunciate?

BASSET

 Sissignore, così come tu osi dar manforte
 al latrato maligno della tua lingua
 che insolentisce il Duca di Somerset, mio padrone.

VERNON

 Messere, 115 il tuo lord lo onoro per quel che è.

BASSET

 Be’, e cos’è? Vale quanto York!

VERNON
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