Page 126 - Shakespeare - Vol. 1
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il destino propizio lo rallenta dietro agli altri.
Chiedete un colloquio e con lui parleremo.
Le trombe suonano la richiesta di parlamentare.
CARLO
Un colloquio col Duca di Borgogna!
[Entra Borgogna con i suoi soldati.]
BORGOGNA
Chi vuole parlamentare con Borgogna?
PULZELLA
Il maestoso Carlo di Francia, tuo compatriota.
BORGOGNA
Cos’hai da dire, Carlo? Sono in marcia da qua.
CARLO
Parla, Pulzella, e gettagli il tuo incantesimo.
PULZELLA
Prode Borgogna, speranza indubitabile di Francia,
rimani, lascia che la tua umile serva ti parli!
BORGOGNA
Parla, allora, ma non farla troppo lunga.
PULZELLA
Guarda il tuo paese, guarda la fertile Francia,
e osserva le città e i borghi annientati
dalle devastazioni del nemico crudele.
Così guarda la madre il suo bambino che si spenge
quando la morte gli chiude i teneri occhi sbarrati.
Osserva, osserva il morbo della Francia in agonia,
posa gli occhi sulle ferite - ferite disumane! -
che proprio tu hai inferto nel suo petto addolorato.
Oh, volgi altrove la tua spada affilata:
colpisci chi le fa del male, non chi le è d’aiuto.
Una goccia di sangue estratta dal seno della patria