Page 121 - Shakespeare - Vol. 1
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Se Talbot appena tuona, seguirà un acquazzone.
[Gli Inglesi] si consultano a bassa voce.
Salute al parlamento! Chi fa da portavoce?
T ALBOT
Ardisci di uscire e di incontrarci in campo aperto?
PULZELLA
Mi sa che vostra signoria ci prende per pazzi,
a provare nostro o meno ciò che già ci appartiene.
T ALBOT
Non parlo a quell’Ecate farneticante, 103
ma a te, Alençon, e a tutti gli altri.
Verrete fuori a combattere da soldati?
ALENÇON
Signornò.
T ALBOT
Signor si impicchi. Quei vili mulattieri
di Francesi, simili a rustici scudieri,
rimangono sulle mura e non osano
prendere le armi come gentiluomini.
PULZELLA
Andiamo, capitani. Lasciamo le mura,
gli sguardi di Talbot non promettono nulla
di buono. Addio, mio signore: siamo venuti
soltanto a dirti che siamo qui.
Si allontanano dalle mura.
T ALBOT
E ci saremo anche noi, lì, tra non molto,
o il biasimo sarà la fama più grande di Talbot.
Fa’ voto, Borgogna, sull’onore della tua casata,
pungolato dai torti pubblici subiti in Francia,
di riprendere la città, oppure di morire.
E io, quanto è vero che vive Enrico d’Inghilterra,
e che suo padre fece qui il conquistatore, 104