Page 120 - Shakespeare - Vol. 1
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e a stento siamo sfuggiti all’arroganza francese.
Esce.
Suona l’allarme. Incursioni. Bedford, malato, trasportato su una
seggiola. Entrano Talbot e Borgogna; da dentro, sulle mura appaiono la
Pulzella, Carlo, il Bastardo, [Alençon] e Reignier.
PULZELLA
Buondì, valorosi. Volete grano per il pane?
Credo che il Duca di Borgogna farà digiuno,
prima di comprare ancora a questo prezzo.
Era pieno di loglio: 101 vi piace il suo sapore?
BORGOGNA
Sbeffeggia pure, infame demonio,
spudorata cortigiana! Confido di soffocarti presto
col tuo grano e di farti maledire il suo raccolto.
CARLO
Vostra grazia potrebbe crepare di fame,
prima che giunga quel momento.
BEDFORD
Non le parole,
ma le azioni vendichino un tale tradimento.
PULZELLA
Tu cosa farai, mio buon barbagrigia? Spezzi
una lancia e carichi contro la morte su una sedia?
T ALBOT
Sconcio demonio di Francia, strega nefasta,
circondata dai tuoi amanti lussuriosi,
ti conviene schernire il suo valore antico
e fare il verso, da codarda, a un uomo moribondo?
Damigella, farò la lotta con te un’altra volta,
o altrimenti perisca Talbot di vergogna.
PULZELLA
Hai i bollori, mio signore? 102 Ma sta’ calma, Pulzella.