Page 117 - Shakespeare - Vol. 1
P. 117
Perisci, spregevole principe, ignobile Duca di York! 95
GLOUCEST ER
Ora meglio converrà alla maestà vostra
di varcare il mare per essere incoronato
in Francia. 96 La presenza del re genera amore
tra i sudditi e gli amici fedeli, quanto essa
scoraggia gli avversari.
RE ENRICO
Basta che Gloucester
dica una parola ed Enrico è in viaggio.
Contro i nemici, un consiglio d’amico è di vantaggio.
GLOUCEST ER
Le tue navi sono già pronte a partire.
Marcia regale. Squilli di tromba. Escono [tutti eccetto Exeter]. 97
EXET ER
Ma sì, marciamo in Inghilterra o in Francia,
senza vedere ciò che potrebbe capitare presto.
Quest’ultimo dissidio, nato tra i Pari,
brucia sotto le ceneri infide d’un amore simulato,
ed eromperà alla fine in una gran fiammata.
Come le membra in suppurazione marciscono
grado a grado, finché ossa, carne, giunture,
cadono a brandelli, così spargerà il suo contagio
questa discordia spregevole e odiosa.
Adesso temo la fatale profezia
che al tempo di Re Enrico Quinto
era sulla bocca d’ogni poppante, vale a dire,
che Enrico nato a Monmouth avrebbe vinto tutto,
ed Enrico nato a Windsor, perso tutto.
Così palese è il corso degli eventi
che Exeter spera di finire i suoi giorni
prima che giunga quel tempo sciagurato. 98
Esce.
Scena II EN