Page 115 - Shakespeare - Vol. 1
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GLOUCEST ER
[a parte]
Sì, ma temo con un cuore falso. -
Ecco, amici e cari concittadini,
questo gesto è il pegno della tregua
tra di noi due e tra tutti i nostri seguaci,
e Dio m’assista, non c’è simulazione.
WINCHEST ER
Anche me assista Iddio! [A parte] Perché non ho intenzione.
RE ENRICO
Caro zio, gentile Duca di Gloucester,
quanta gioia c’è in me per questo patto!
Suvvia, brava gente, non dateci più pena,
ma unitevi in amicizia come i vostri padroni.
PRIMO DOMESTICO
D’accordo, vado dal dottore.
SECONDO DOMESTICO
Io pure.
TERZO DOMESTICO
Io cercherò una medicina alla taverna.
Escono [i servi, il Sindaco e gli altri].
WARWICK
Mio grazioso signore, accettate questa pergamena,
che porgiamo a vostra maestà, in nome dei diritti
di Riccardo Plantageneto.
GLOUCEST ER
Una supplica ben presentata, signore di Warwick,
perché, dolce principe, se vostra grazia
soppesa ogni circostanza, ci sono forti ragioni
per rendere giustizia a Riccardo; specie per i motivi
di cui informai vostra maestà a Eltham Place.
RE ENRICO