Page 112 - Shakespeare - Vol. 1
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RE ENRICO
Zio Gloucester e zio Winchester,
speciali tutori dello stato d’Inghilterra,
vi do il comando, se le preghiere hanno forza
di comando, di unire i vostri cuori
nell’amore e nell’amicizia. Quale scandalo,
per la nostra corona, che due nobili Pari,
come voi, siano in aspro conflitto!
Credetemi, signori, i miei teneri anni
possono già dire che la discordia civile
è un verme viperino, che rode le budella
della comunità. 92
Si ode un rumore fuori scena: “Abbasso le divise marroni!”.
Cos’è questo baccano?
WARWICK
Un tumulto, è facile arguire, iniziato
a bella posta dagli uomini del vescovo.
Altri rumori: “Alle pietre! Alle pietre!”.
Entra il Sindaco [di Londra, con il suo seguito].
SINDACO
O miei buoni signori, e virtuoso Enrico,
pietà per la città di Londra, pietà per noi!
Gli uomini del vescovo e del Duca di Gloucester,
a cui fu proibito di recente di portare armi,
hanno riempito le tasche di ciottoli,
e dopo essersi organizzati, si prendono
con tanta foga a sassate sulla testa,
che molti hanno il cervello balordo sfracellato.
Le nostre imposte sono spaccate in ogni strada,
e abbiamo dovuto chiudere i negozi per paura. 93
Entrano [dei domestici] con le teste insanguinate e si azzuffano.
RE ENRICO
Per l’obbedienza a noi dovuta, vi ordiniamo
d’arrestare la mano assassina, e far pace.
Ti prego, zio Gloucester, placa la rissa.