Page 107 - Shakespeare - Vol. 1
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PLANT AGENET O Muore.
Tu, mio signore, sei l’ultimo di loro.
MORT IMER
È vero, e vedi che sono senza discendenza
e che le mie parole, sempre più deboli,
sono garanti di morte. Tu sei il mio erede.
Il mio auspicio è che tu ti riprenda tutto;
però sii cauto e accorto nei tuoi progetti.
PLANT AGENET O
Mi farò guidare dai tuoi voti solenni.
Eppure, credo, l’esecuzione di mio padre
non fu altro che un atto di sanguinaria tirannia.
MORT IMER
Nipote, il silenzio è prudenza politica. 85
La casa di Lancaster ha salde fondamenta,
che, come una montagna, non possono essere smosse.
Ma ora è tuo zio a muoversi di qui,
come i principi abbandonano la corte
quando hanno a noia una protratta e fissa residenza.
PLANT AGENET O
Se solo potessi riscattare la tua vecchiaia,
zio, con una porzione dei miei giovani anni!
MORT IMER
Mi faresti torto, come chi massacra
infliggendo molte ferite, quando una sola uccide.
Niente lutto, a meno che non ti dolga per il mio bene.
Da’ solo disposizione per il funerale, e, dunque,
addio. Tutte le tue speranze siano esaudite
e prospera la tua vita in pace e in guerra.
PLANT AGENET O
E si diparta in pace, non in guerra, la tua anima!
In prigione compisti un lungo pellegrinaggio,
consumando da eremita i tuoi giorni.