Page 106 - Shakespeare - Vol. 1
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tutta la mia fiorente giovinezza,
 fu il dannato strumento della sua dipartita.

PLANT AGENET O

 Dischiudimi più in dettaglio tale causa,
 perché io la ignoro e non riesco a immaginarla.

MORT IMER

 Così sarà, se lo consente il mio fioco respiro
 e se la morte attende la fine del racconto.
 Enrico Quarto, il nonno del presente re,
 depose suo cugino Riccardo, figlio d’Edoardo,
 il primogenito e il legittimo erede
 di Re Edoardo, il terzo di sua stirpe.
 Durante il suo regno, i Percy del Nord,
 ritenendo l’usurpazione atto assai ingiusto,
 appoggiarono la mia candidatura al trono.
 La ragione che spinse quei bellicosi lord
 fu che (una volta eliminato il giovane Riccardo
 senza ch’egli avesse generato alcun erede)
 ero io il successore per nascita e lignaggio.
 Infatti, per parte di madre, io provengo
 da Lionel, Duca di Clarence, terzo figlio
 di Re Edoardo Terzo, mentre il re
 vanta discendenza da Giovanni di Gaunt,
 soltanto il quarto di quella eroica schiatta.
 Ma prendi nota: mentre erano impegnati
 nel poderoso e nobile sforzo di radicare
 il legittimo erede, io persi la libertà, loro la vita.
 Molto tempo dopo, durante il regno di Enrico Quinto
 (succeduto a suo padre Bullingbrook),
 tuo padre, allora Conte di Cambridge, discendente
 dal celebre Edmund Langley, Duca di York,
 sposando mia sorella, e cioè tua madre,
 preso da pietà per la mia dura sorte,
 arruolò un nuovo esercito, con l’intenzione
 di reclamare la corona e pormi sul trono.
 Ma come gli altri, quel nobile conte fu sconfitto
 e decapitato. Così i Mortimer, a cui
 apparteneva il titolo, vennero liquidati. 84
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