Page 88 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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la prima opera di Friedrich Nietzsche. Per il momento
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                   però era ancora allo stato di abbozzo, sia pure in fase                lò la stessa prolusione, con la stessa dedica, anche alla
                   avanzata, e Nietzsche, ai primi di aprile del 1871, puntò              l’11 maggio 1871: «Questa sera ho saputo da Clemens
                   dritto su Tribschen per avere il parere di Wagner.                     Brentano che il prof. Nietzsche ha ora dedicato anche
                      Richard e Cosima si erano nel frattempo sposati, il 25              alla sorella, con la stessa poesia, il suo Omero che aveva
                   agosto del 1870, regolarizzando la loro posizione. Nietz-              dedicato a me. Dapprima ci devo ridere sopra ma poi,
                   sche avrebbe dovuto essere uno dei testimoni di nozze,                 parlandone con Richard, vederci un segno sospetto, un
                   ma  la  guerra  glielo  aveva  impedito.  Quando  Wagner               desiderio di tradimento, quasi per vendicarsi di non aver
                                                                                                                      51
                   lesse il manoscritto ci rimase malissimo: non parlava di               fatto una grande impressione» . E qualche mese dopo:
                   lui.  Nietzsche  aveva  infatti  impostato  il  suo  lavoro  sul       «Anche in questo rapporto [con Nietzsche] Richard ha
                                                                                                                                        52
                   rapporto fra la cultura greca e la Germania del suo tem-               profuso più amore di quanto ne abbia ricevuto» .
                   po. Cosa gli abbia detto Wagner non è dato di sapere,                    Rischiò anche di perdere tutto il buono che aveva con
                   fatto sta che quando Nietzsche tornò a Basilea e ci rimi-              Wagner  per  un’altra  delle  sue  clamorose  gaffe.  Era  il
                   se le mani ne uscì un’opera che aveva un tema parecchio                Natale del 1871. L’anno precedente Wagner aveva rega-
                   diverso: trattava del rapporto di Wagner con la tragedia               lato a Cosima, che gli aveva dato da poco l’unico figlio
                   greca e la tesi era che il dramma musicale wagneriano ne               maschio, L’idillio di Sigfrido che aveva composto per lei.
                   rappresentava  la  rinascita.  Wagner  trovò  anche  chi  gli          Cosa fece lo sciagurato Nietzsche il Natale successivo?
                   pubblicasse il libro: Fritzsch, il suo editore.                        Regalò a Cosima Wagner una sua composizione (dopo
                      Come premio per questo atto di devozione ebbe l’in-                 sei  anni  di  silenzio  si  era  infatti  riscoperto  musicista),
                   carico,  a  dicembre,  di  accompagnare  Cosima  da  Trib-             Eco di una notte di San Silvestro, per pianoforte a quat-
                   schen a Mannheim dove Wagner si trovava per tenere,                    tro mani (le mani, naturalmente, avrebbero dovuto esse-
                   come direttore d’orchestra, un concerto benefico. Bene-                re le sue e quelle di Cosima). Regalò cioè alla moglie del
                   fico, s’intende, per il suo festival di Bayreuth, al cui al-           più grande musicista del suo tempo, nello stesso giorno
                   lestimento stava assiduamente lavorando. Per un paio di                in cui lo aveva fatto lui e dandogli lo stesso significato
                   giorni Nietzsche viaggiò, da solo, con Cosima. Wagner,                 simbolico,  una  propria  composizione,  mettendosi  in
                   come  tutti  i  fedifraghi,  era  gelosissimo  e  se  lasciò  la       competizione con Wagner.
                   moglie sola con un giovanotto che aveva sette anni meno                  Non andò a Tribschen, dove pure era stato calorosa-
                   di  lei  è  perché,  evidentemente,  lo  riteneva  inoffensivo.        mente  invitato,  perché  non  voleva  influenzare,  con  la
                   Come cavalier servente Nietzsche accompagnò Cosima                     sua presenza, il giudizio di Wagner. Il giorno di Natale
                   anche al concerto. Era ormai, anche agli occhi del mon-                Cosima e Hans Richter si misero al piano per suonare la
                   do, il più intimo di casa Wagner e Richard andava di-                  musica  di  Nietzsche.  Wagner  ascoltava  seduto,  fosco,
                   cendo in giro che dopo Cosima per lui c’era solo Nietz-                irrequieto,  nervosissimo,  rigirandosi  fra  le  mani  il  ber-
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                   sche .                                                                 retto. Il cameriere, Jacob Stocker, che stava sparecchian-
                      Cosima invece continuava a diffidare. Anche perché                  do la tavola, si fermò ad ascoltare e prima di andarsene
                   Nietzsche commetteva degli errori psicologici grossola-                in cucina disse: «Non mi pare proprio bello», Wagner
                   ni. Regalò a Cosima la sua prolusione su Omero accom-                  uscì dalla stanza e Cosima e Hans vennero presi da un
                   pagnandola, come dedica, con una sua poesia. Ma rega-                  tale  “fou  rire”  che  dovettero  smettere  di  suonare.  Ri-




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