Page 91 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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chter  che,  conoscendo  il  temperamento  incazzoso  del
                   mergli la sua ammirazione per La nascita della tragedia.
 Maestro,  aveva  temuto  il  peggio,  andò  di  là  e  trovò  apposta  a  Basilea  per  conoscerlo  di  persona  ed  espri-
 Wagner  che  si  stava  sbellicando  dalle  risa:  «È  già  un  A  questa  lettera,  inutilmente  offensiva,  che  se  fosse
 anno  e  mezzo  che  noi  si  frequenta  il  giovanotto  senza  stata rivolta ad altri sarebbe costata a Bülow un duello,
 aspettarci  una  cosa  del  genere  ed  ecco  che  ti  arriva  a  Nietzsche, sempre pieno di dubbi su se stesso e seguen-
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 tradimento con la partitura sotto i panni» . Cosima se  do il proprio masochismo, rispose cospargendosi il capo
 la  cavò  scrivendo  all’“amico  melomane”  un  “grazie  di  di cenere e umiliandosi: «Sia persuaso che non avrei mai
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 cuore” . Richard osservò un prudente silenzio. Ma ave-  osato,  neppure  per  scherzo,  pregarLa  di  esaminare  la
 va messo in guardia l’amico già in precedenza, scriven-  mia musica se avessi avuto la più pallida idea della sua
 dogli: «Se Ella fosse diventato musicista, sarebbe all’in-  assoluta mancanza di valore! Purtroppo finora nessuno
 circa ciò che sarei diventato io se mi fossi ostinato nella  mi aveva svegliato dalla mia innocente illusione... di es-
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 filologia» .      sere capace di far della musica, sia pure grottesca e da
 Nietzsche non lo aveva ascoltato. Purtroppo, perché  profano... Tuttavia io continuo a credere che Ella avreb-
 era  un  pessimo  musicista.  Addirittura  pestilenziale  se-  be dato un giudizio di grado più favorevole – un piccolo
 condo  il  giudizio  liquidatorio  e  senza  appello  di  Hans  grado naturalmente – se Le avessi suonato questa non-
 von Bülow cui Nietzsche ebbe l’infelice idea di manda-  musica  a  modo  mio,  male  ma  con  espressione...  Pensi
 re, qualche tempo dopo, la Meditazione sul Manfredi di  che  finora,  dalla  mia  prima  giovinezza,  sono  vissuto
 cui era, come scrisse ai suoi, particolarmente soddisfat-  nella più folle illusione e ho tratto molta gioia dalla mia
 to: «La sua Meditazione sul Manfredi – gli rispose Bülow  musica... la mia “altra” musica, mi deve credere, è più
 – è il massimo di stravaganza fantastica, la cosa più sgra-  umana, più dolce e anche più pulita... Ella mi ha molto
 devole e antimusicale che da gran tempo mi sia capitata  aiutato  –  è  una  confessione  che  faccio  purtuttavia  con
 sotto  gli  occhi  su  carta  da  musica.  Parecchie  volte  ho  molto  dolore  –  come  i  bambini  che  hanno  commesso
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 dovuto chiedermi: sarà tutto quanto uno scherzo, forse  qualche sciocchezza io dico: “Non lo farò più”» . Pro-
 lei  intendeva  comporre  una  parodia  della  cosiddetta  babilmente  è  anche  a  questo  episodio  che  Nietzsche
 musica  dell’avvenire?  È  intenzionale  il  suo  continuo  pensa quando in Ecce homo scrive: «Basta che qualcuno
 dispregio di tutte le regole della composizione musicale,  mi faccia una cattiveria e io non mancherò di “retribuir-
 dalla  sintassi  più  complessa  all’ordinaria  ortografia?...  lo”, di questo si può stare sicuri: trovo subito un’occa-
 La  sua  Meditazione  sul  Manfredi  dal  punto  di  vista  sione per rendere grazie al malfattore (e magari proprio
 musicale ha semplicemente lo stesso valore di un delitto  per il suo malafatto) e mi sembra anche che la parola, la
 nel  mondo  morale...  la  sua  aberrante  scorribanda  nel  lettera più villana siano ancora più magnanime, ancora
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 campo  della  composizione...  D’altronde  Ella  stessa  ha  più  civili  del  tacere» .  Un  anno  più  tardi  Nietzsche
 definito la sua musica “orribile” – in effetti lo è – dan-  propose Bülow come giurato di un concorso musicale:
 nosa  per  Lei  stesso  che  non  avrebbe  potuto  peggio  «Io nominerei il signor Hans von Bülow del cui infalli-
 ammazzare  un  eventuale  eccesso  di  tempo  libero  che  bile giudizio e del cui rigore critico ho la migliore opi-
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 stuprando Euterpe in una simile maniera» . Un giudi-  nione ed esperienza» . E von Bülow è uno dei pochis-
 zio impressionante tanto più che Bülow non era affatto  simi che salva in Ecce homo («Complimenti signor von
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 ostile  a  Nietzsche  e  qualche  mese  prima  si  era  recato  Bülow!» ) dove taglia i panni addosso a tutti. Sembra


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