Page 90 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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chter  che,  conoscendo  il  temperamento  incazzoso  del
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                   Maestro,  aveva  temuto  il  peggio,  andò  di  là  e  trovò           apposta  a  Basilea  per  conoscerlo  di  persona  ed  espri-
                   Wagner  che  si  stava  sbellicando  dalle  risa:  «È  già  un           A  questa  lettera,  inutilmente  offensiva,  che  se  fosse
                   anno  e  mezzo  che  noi  si  frequenta  il  giovanotto  senza         stata rivolta ad altri sarebbe costata a Bülow un duello,
                   aspettarci  una  cosa  del  genere  ed  ecco  che  ti  arriva  a       Nietzsche, sempre pieno di dubbi su se stesso e seguen-
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                   tradimento con la partitura sotto i panni» . Cosima se                 do il proprio masochismo, rispose cospargendosi il capo
                   la  cavò  scrivendo  all’“amico  melomane”  un  “grazie  di            di cenere e umiliandosi: «Sia persuaso che non avrei mai
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                   cuore” . Richard osservò un prudente silenzio. Ma ave-                 osato,  neppure  per  scherzo,  pregarLa  di  esaminare  la
                   va messo in guardia l’amico già in precedenza, scriven-                mia musica se avessi avuto la più pallida idea della sua
                   dogli: «Se Ella fosse diventato musicista, sarebbe all’in-             assoluta mancanza di valore! Purtroppo finora nessuno
                   circa ciò che sarei diventato io se mi fossi ostinato nella            mi aveva svegliato dalla mia innocente illusione... di es-
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                   filologia» .                                                           sere capace di far della musica, sia pure grottesca e da
                      Nietzsche non lo aveva ascoltato. Purtroppo, perché                 profano... Tuttavia io continuo a credere che Ella avreb-
                   era  un  pessimo  musicista.  Addirittura  pestilenziale  se-          be dato un giudizio di grado più favorevole – un piccolo
                   condo  il  giudizio  liquidatorio  e  senza  appello  di  Hans         grado naturalmente – se Le avessi suonato questa non-
                   von Bülow cui Nietzsche ebbe l’infelice idea di manda-                 musica  a  modo  mio,  male  ma  con  espressione...  Pensi
                   re, qualche tempo dopo, la Meditazione sul Manfredi di                 che  finora,  dalla  mia  prima  giovinezza,  sono  vissuto
                   cui era, come scrisse ai suoi, particolarmente soddisfat-              nella più folle illusione e ho tratto molta gioia dalla mia
                   to: «La sua Meditazione sul Manfredi – gli rispose Bülow               musica... la mia “altra” musica, mi deve credere, è più
                   – è il massimo di stravaganza fantastica, la cosa più sgra-            umana, più dolce e anche più pulita... Ella mi ha molto
                   devole e antimusicale che da gran tempo mi sia capitata                aiutato  –  è  una  confessione  che  faccio  purtuttavia  con
                   sotto  gli  occhi  su  carta  da  musica.  Parecchie  volte  ho        molto  dolore  –  come  i  bambini  che  hanno  commesso
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                   dovuto chiedermi: sarà tutto quanto uno scherzo, forse                 qualche sciocchezza io dico: “Non lo farò più”» . Pro-
                   lei  intendeva  comporre  una  parodia  della  cosiddetta              babilmente  è  anche  a  questo  episodio  che  Nietzsche
                   musica  dell’avvenire?  È  intenzionale  il  suo  continuo             pensa quando in Ecce homo scrive: «Basta che qualcuno
                   dispregio di tutte le regole della composizione musicale,              mi faccia una cattiveria e io non mancherò di “retribuir-
                   dalla  sintassi  più  complessa  all’ordinaria  ortografia?...         lo”, di questo si può stare sicuri: trovo subito un’occa-
                   La  sua  Meditazione  sul  Manfredi  dal  punto  di  vista             sione per rendere grazie al malfattore (e magari proprio
                   musicale ha semplicemente lo stesso valore di un delitto               per il suo malafatto) e mi sembra anche che la parola, la
                   nel  mondo  morale...  la  sua  aberrante  scorribanda  nel            lettera più villana siano ancora più magnanime, ancora
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                   campo  della  composizione...  D’altronde  Ella  stessa  ha            più  civili  del  tacere» .  Un  anno  più  tardi  Nietzsche
                   definito la sua musica “orribile” – in effetti lo è – dan-             propose Bülow come giurato di un concorso musicale:
                   nosa  per  Lei  stesso  che  non  avrebbe  potuto  peggio              «Io nominerei il signor Hans von Bülow del cui infalli-
                   ammazzare  un  eventuale  eccesso  di  tempo  libero  che              bile giudizio e del cui rigore critico ho la migliore opi-
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                   stuprando Euterpe in una simile maniera» . Un giudi-                   nione ed esperienza» . E von Bülow è uno dei pochis-
                   zio impressionante tanto più che Bülow non era affatto                 simi che salva in Ecce homo («Complimenti signor von
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                   ostile  a  Nietzsche  e  qualche  mese  prima  si  era  recato         Bülow!» ) dove taglia i panni addosso a tutti. Sembra


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