Page 92 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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quasi che Nietzsche provasse un torbido piacere ad es-
Bungert che lo stesso Köselitz, cui l’aveva segnalato con
sere maltrattato. definì grottescamente «un nuovo Mozart» , o un certo
Nietzsche non mantenne i buoni propositi e la solen- parole entusiaste, bollò come un’assoluta mediocrità.
ne promessa che aveva fatto a Bülow e per anni conti- Era invece, a detta di quelli che ebbero l’occasione di
nuò a incaponirsi, a comporre, a mandare i suoi lavori ascoltarlo, compresi Richard e Cosima Wagner, un pia-
musicali a compositori e direttori d’orchestra, fra cui, nista discreto ed è vero che le sue composizioni diven-
ancora, lo stesso Bülow, ricavandone immancabilmente tavano un po’ più potabili quando era lui a suonarle e
delle amare frustrazioni. Insisteva anche a far dono delle a interpretarle. Solo verso la fine, quasi ai margini della
sue composizioni agli amici, con risultati non migliori. follia, Nietzsche prese veramente atto che le sue compo-
Una Monodie a deux, regalata per le nozze ai coniugi sizioni, su cui si affaticava tanto e che pur gli davano
Monod – di qui il gioco di parole nel titolo – fu accolta un’intima gioia, non dovevano superare le mura dome-
da un gelido silenzio. stiche, e che come musicista era un fallito. Fu una delle
È possibile che con la sua feroce stroncatura Bülow più grandi delusioni della sua vita.
abbia scaricato inconsciamente sul discepolo l’odio che Un’ambigua soddisfazione gli diede invece La nascita
nutriva per il Maestro e che la sua idolatria per Wagner della tragedia. L’edizione, mille copie, andò esaurita e fu
gli impediva non solo di manifestare ma anche di con- la prima e unica volta nella sua vita di scrittore. Il libro
cepire. Lo stesso Liszt definì eccessivo il giudizio di venne naturalmente accolto con grande entusiasmo da
Bülow, ma non aveva ascoltato la musica di Nietzsche, Cosima e soprattutto da Wagner («Non ho mai letto
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aveva solo dato una scorsa alla partitura dell’Eco di una nulla di più bello del Suo libro. Tutto è magnifico!» ),
notte di San Silvestro, e fu certamente spinto a questo da Liszt, da Bülow e da tutto il vasto entourage wagne-
commento più benevolo da Wagner che voleva in qual- riano (da qui il successo commerciale), ma dal gelo dei
che modo lenire il dolore dell’amico. Ma quando, verso filologi. Il suo maestro Ritschl gli scrisse una lettera af-
la fine della sua vita, gli fu chiesto un giudizio sulle fettuosa nella forma ma durissima nella sostanza in cui
composizioni di Nietzsche, Wagner alzò le spalle e le accusa Nietzsche di aver fatto un lavoro dilettantesco
definì “sciocchezze”. E anche se non tutta la cospicua che poteva essere molto diseducativo per i suoi studenti,
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produzione musicale di Nietzsche , che in materia era critica pesantissima per un filologo di professione e per
un assoluto autodidatta e aveva studiato teoria su un un docente. Nei suoi diari Ritschl definì La nascita della
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manualetto per principianti, o poco più, l’Albrechtber- tragedia una “stravaganza geniale” , giudizio forse più
ger, è al livello dell’infame Manfredi, e qualche critico benevolo e certamente più centrato. Ma quando Nietz-
moderno si spinge a definire i suoi Lieder giovanili non sche in risposta gli scrisse: «Esprimo la mia convinzione
privi di liricità, è fuori di dubbio che l’autore dello che per i filologi ci vorranno alcuni decenni prima di
Zarathustra non era portato per la musica, anche se si poter capire un libro così esoterico e nel più alto senso
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ostinò a dire, fino all’ultimo, che nessun filosofo era scientifico» , Ritschl annotò: «Fantastica lettera di
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stato musicista come lui. Anche come musicologo, come Nietzsche (megalomania)» e a Vischer scrisse: «Ma il
intenditore e fruitore di musica, capiva pochissimo. Pre- nostro Nietzsche! Questo è davvero un triste capito-
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se per grandi musicisti delle autentiche nullità come lo» . L’ambiente accademico considerò il libro della
Ferdinand Hiller o il suo amico Heinrich Köselitz, che pura e semplice propaganda wagneriana e la «National-
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