Page 95 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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zeitung» definì l’autore «l’unico nel codazzo dei lacchè
                   di  senso.  Nietzsche  è  un  grandissimo  assimilatore  che,
 letterari  di  Wagner  a  essere  titolare  di  una  cattedra  farle proprie con molta disinvoltura. Sono accuse prive
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 universitaria» .  La  polemica,  divenuta  famosa,  che  ne  con  capacità  rabdomantica,  prende  dagli  altri  autori
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 seguì fra Wilamowitz, Rohde e lo stesso Nietzsche  non  solo  i  materiali  che  gli  interessano  e  sono  funzionali  a
 fu  che  una  mediocre  bega  fra  professori,  intrisa  delle  una certa idea che si sta sviluppando nella sua mente, li
 solite invidie e gelosie accademiche dove ognuno accu-  assembla, li shakera, li fa cortocircuitare e dà loro, anche
 sava  l’altro  di  madornali  errori  scientifici.  Alla  fine,  in  in virtù della radicalità del suo pensiero e del coraggio
 difesa dell’amico e protetto, intervenne anche Wagner,  di portare le sequenze logiche alle estreme conseguenze,
 con una “Lettera aperta” pubblicata dal «Musikalische  una  profondità,  un  significato,  una  direzione  del  tutto
 Wochenblatt»,  così  zeppa  di  bestialità  filologiche  che,  nuovi. Idee che in altri sono espresse solo allo stato lar-
 secondo Ernst Newmann, fu più devastante di qualsiasi  vale e che, fuori dal puzzle nicciano, sono prive di valo-
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 attacco .  Però  una  cosa  azzeccata  Wagner  la  disse:  re,  acquistano  una  straordinaria  vitalità  una  volta  che
 «L’odierna filologia non esercita alcuna influenza sulla  siano passate per quell’eccezionale metabolizzatore che
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 condizione generale della cultura tedesca» .  è  il  cervello  di  Nietzsche.  Che  è  grande  proprio  per
 Questa cattiva fama di sguattero di Wagner non giovò  quella capacità combinatoria che per primo Ritschl intuì
 al Nietzsche docente, che pur ricevette dalla indulgente  in lui, per quel far frullare insieme, in modo modernis-
 Università di Basilea due aumenti consecutivi che porta-  simo, le più diverse discipline, la filosofia, l’antropolo-
 rono il suo stipendio a 4500 franchi. Nel semestre inver-  gia, la psicoanalisi, la filologia, la semantica, la medicina,
 nale del 1872 al suo seminario su Omero non si presen-  la fisica, la meccanica, la chimica, la musica e persino la
 tò nessuno e il suo corso settimanale di retorica greca e  matematica, per trarne poi un pensiero che, al di là della
 latina fu frequentato da due soli studenti che però non  forma aforistica e dell’apparente frammentarietà, ha una
 erano filologi. La cosa turbò il coscienzioso professore,  straordinaria unità. È vero che Nietzsche bruca un po’
 che  si  chiese  se  non  stesse  tirando  troppo  la  corda:  da tutti ma poi, attraverso la sua lenta ruminazione, dà,
 «D’improvviso sono diventato così malfamato tra i miei  come  una  brava  mucca,  il  miglior  latte.  La  forza  di
 colleghi di studi che la nostra piccola Università ne su-  Nietzsche  filosofo  sta  proprio  in  quel  dilettantismo  di
 bisce danno!... Il danno da me procurato a una piccola  cui viene rimproverato.
 università,  che  mi  ha  dato  tanta  fiducia,  mi  addolora  Tuttavia,  nonostante  l’apollineo  e  il  dionisiaco,  un
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 molto» scrisse a Wagner .  preveggente  attacco  all’ottimismo  della  scienza  e  della
 Nella  Nascita  della  tragedia  Nietzsche  fonda,  com’è  ragione,  rappresentate  simbolicamente  da  Socrate,  e
 noto,  le  categorie  dell’apollineo  e  del  dionisiaco,  che  l’ancora più feconda osservazione che una società che ha
 sarebbero diventate patrimonio della filosofia, della psi-  bisogno degli schiavi (“alessandrina” la definisce), cioè
 coanalisi e del linguaggio colto dei nostri giorni. Nietz-  di operai salariati, e nello stesso tempo sventola la ban-
 sche è stato accusato di aver rapinato questi concetti da  diera  dell’uguaglianza,  va  incontro  a  grossissimi  guai,
 Jules  Michelet,  che  aveva  scritto  nel  1866  La  Bible  de  quello della Nascita della tragedia non è ancora il “vero”
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 l’humanité, e da altri . Più in generale Nietzsche, come  Nietzsche. A parte lo stile, che è ben lontano da quello
 filosofo,  è  stato  tacciato,  oltre  che  di  dilettantismo,  di  chiaro,  terso,  fulminante  delle  opere  maggiori,  nella
 scarsa  originalità,  di  prendere  idee  di  qua  e  di  là  e  di  Nascita della tragedia c’è ancora troppo Wagner, troppo




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