Page 82 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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che si sapesse che era il suo vero padre. Come è acca-
allontanato da lui, gli telegrafò appositamente da Vene-
duto spesso, come si sussurra sia stato il caso dello stes- quando Nietzsche, dopo il festival di Bayreuth, si era già
so Hitler, l’antisemitismo di Wagner, al pari di quello di zia perché gli acquistasse, presso una ditta specializzata
Cosima, aveva anche lo scopo di cancellare queste om- di Basilea, delle mutande di seta rosa. Nietzsche si sentì
bre in una Germania dove il crescente nazionalismo anche molto onorato quando Cosima propose che Elisa-
vedeva sempre meno di buon occhio gli ebrei. Dopo che beth facesse, per un po’ di tempo, la governante dei suoi
ebbe rotto con Wagner, e quando il compositore era bambini.
morto ormai da sei anni, Nietzsche si prese una meschi- Sarebbe del tutto fuorviante affermare che i Wagner
na rivincita rivelando nel primo poscritto al Caso Wa- consideravano Nietzsche una sorta di domestico, ma
gner le vere origini del compositore – segreto peraltro di spesso lo trattavano come tale. E per alcuni anni fu il
Pulcinella – e accusandolo di mancanza di coraggio e di loro galoppino.
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orgoglio per averle tenute nascoste . Nel giugno del 1870, nonostante fosse stato nominato
Cosima non si faceva alcuno scrupolo nell’usare “il nel frattempo professore ordinario e avesse consolidato
professor Nietzsche” e gli affidava commissioni più o la sua posizione in università, Nietzsche pensò anche di
meno impegnative, dandogli disposizioni minuziosissi- abbandonare per qualche anno la cattedra e l’insegna-
me e imperiose: un “verre d’eau” da acquistare in quel mento per impegnarsi accanto ai Wagner nell’impresa di
tal negozio di Basilea, nastri di una certa sfumatura di Bayreuth, il teatro stabile che Richard intendeva costrui-
colore (e che fosse proprio quella, non si sbagliasse), re e che avrebbe dovuto diventare il tempio del wagne-
giocattoli per i bambini, bambole, dolciumi. Ma c’erano rismo. Wagner non prese nemmeno in considerazione la
anche incarichi più delicati e di fiducia: stampe di Dürer bizzarra proposta. Ma non era solo per devozione alla
da procurare e regalare al Maestro, il ritratto di uno zio causa wagneriana che Nietzsche l’aveva fatta. Non ne
di Wagner, Adolf, da recuperare presso una vecchia poteva già più della filologia e si sentiva stanco e affati-
domestica recalcitrante convincendola a mollarlo, firma- cato per i ritmi di lavoro che gli imponeva l’insegnamen-
re al posto di Cosima delle ordinazioni fatte a mercanti to all’università e al liceo. Il consueto incidente psicoso-
ebrei perché lei non voleva comparire e altre cose di matico venne a toglierlo dall’impaccio, almeno per il
questo genere. A Natale del 1869, che passò dai Wa- momento. Il 22 giugno si storse un piede e rimase a letto
gner, Nietzsche venne ricompensato di questi piccoli per due settimane. Poiché è impensabile che il serissimo
servigi con la parte di Babbo Natale mentre i bambini e doverista Nietzsche “marcasse visita” approfittando
componevano un “quadro vivente” di angeli, di diavoli dell’incidente per marinare la scuola, è molto strano che
e di re i cui materiali il diligente docente di filologia si una semplice storta gli procurasse un’invalidità così pro-
era procurato, su istruzioni di Cosima, sbattendosi per i lungata.
negozi di Basilea. Ma nemmeno Wagner si accontentava Il 15 luglio del 1870 la Francia dichiarò guerra alla
di utilizzare Nietzsche come “negro” editoriale. Anche Prussia dopo esserne stata a lungo provocata. La notizia
se con meno sistematicità di Cosima, che a volte rimpro- arrivò a Nietzsche mentre stava scrivendo una lettera a
verava per la disinvoltura con cui si serviva di un acca- Rohde e lo colse del tutto impreparato. Non si era mi-
demico, Richard si divertiva ad affidare a Nietzsche nimamente accorto che da tempo una tempesta si stava
compiti non precisamente gloriosi. Alla fine del 1876, addensando sull’Europa. Ma non fu il solo, nel suo
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