Page 61 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
P. 61
dello spirito, la modestia, la discrezione a questo proposito diventano sempre maggiori. Esser
sapienti in cinque cose, e rifiutare con mano delicata di esserlo in altre... La parola «verità»,
come ogni profeta, ogni settario, ogni libero pensatore, ogni socialista, ogni uomo di chiesa la
intende, è una dimostrazione perfetta che nemmeno si è dato ancora l'avvio a quella disciplina
dello spirito e a quel superamento di sé che necessitano per trovare una qualsiasi piccola
verità, quanto piccola essa sia. Le morti di martiri, sia detto per inciso, sono state nella storia
una grande sciagura: esse seducevano... La conclusione di tutti gli idioti, ivi comprese
femmine e popolo, che abbia importanza quella causa per la quale qualcuno affronta la morte
(o che, come il primo cristianesimo, genera addirittura epidemie di desideri di morte) - questa
conclusione è divenuta un'indicibile remora per l'indagine, per lo spirito d'indagine e di
prudenza. I martiri danneggiarono la verità... Anche oggi si richiede solo una certa durezza di
persecuzione per procurare ad un settarismo, per quanto in sé irrilevante, un nome onorevole.
Come? fa differenza per il valore di una causa il fatto che qualcuno per essa rinunci alla vita?
- Un errore divenuto onorevole è un errore con una attrattiva seducente in più: credete che noi
vi daremmo, signori teologi, l'occasione di fare i martiri per le vostre bugie? - Si confuta una
causa deponendola rispettosamente sul ghiaccio - nello stesso modo si confutano anche i
teologi... Nella storia del mondo la stupidità di tutti i persecutori fu proprio questa: essi
dettero alla causa avversaria l'apparenza della rispettabilità - le fecero dono del fascino del
martirio... Ancora oggi la femmina si inginocchia davanti ad un errore, perché le hanno detto
che per esso qualcuno morì sulla croce. La croce è dunque un argomento? - Uno solo ha detto
su tutto ciò la parola che da millenni si sentiva necessaria - Zarathustra.
Segni di sangue scrissero sulla via che percorrevano e la loro stoltezza insegnò che con il
sangue si proverebbe la verità.
Ma il sangue è il peggior testimone della verità; il sangue avvelena anche la più pura
dottrina in delirio e odio dei cuori.
E quand'anche uno attraversasse il fuoco per la propria dottrina - che cosa dimostra ciò! È
vero piuttosto che dal proprio rogo viene la propria dottrina.
54.
Non lasciamoci fuorviare: i grandi spiriti sono degli scettici. Zarathustra è uno scettico. La
forza, la libertà derivante da vigore e da eccesso di vigore dello spirito si dimostrano
mediante la scepsi. Gli uomini che abbracciano una convinzione non hanno alcun rilievo per
tutto ciò che è fondamentale in fatto di valore e di non-valore. Le convinzioni sono prigioni.
Non vedono abbastanza lontano, non vedono al di sotto di sé: ma per poter dire la propria a
proposito di valore e di non-valore, uno deve veder cinquecento convinzioni sotto di sé -
dietro di sé... Uno spirito che voglia grandi cose, che voglia anche i mezzi per esse, è
necessariamente uno scettico. La libertà da ogni sorta di convinzioni, il saper guardare
liberamente è elemento costitutivo della forza... La grande passione, fondamento e potenza del
suo essere, ancor più illuminata, ancor più tirannica di quanto lo sia egli stesso, ne impegna
intero l'intelletto; essa rende privi di scrupoli; essa gli dà perfino il coraggio dei mezzi empi;
in certi casi gli concede delle convinzioni. La convinzione come strumento: molte cose si
raggiungono solo mediante una convinzione. La grande passione ha bisogno di convinzioni e le