Page 57 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
P. 57

Dio. - «La femmina è per sua natura serpente, Eva» - ogni prete lo sa; «ogni malanno al mondo

      viene dalla femmina» - anche questo sa ogni prete. «Da essa viene quindi anche la scienza»...
      Solo attraverso la donna l'uomo apprese ad assaggiare i frutti dell'albero della conoscenza. -
      Che  cosa  era  successo?  Il  vecchio  Dio  fu  preso  da  una  dannata  paura.  L'uomo  stesso  era
      divenuto il suo più grande passo falso, egli si era creato un rivale, la scienza rende simili a
      Dio,  -  per  preti  e  dèi  è  finita  quando  l'uomo  diventa  scientifico!  -  Morale:  la  scienza  è  il
      proibito in sé, - essa sola è proibita. La scienza è il primo peccato, il seme di tutti i peccati, il
      peccato  originale.  La  morale  è  soltanto  questo.  -  «Tu  non  devi  conoscere»:  -  il  resto

      consegue da ciò. - La dannata Paura non impedì a Dio di essere furbo. Come ci si difende
      dalla scienza? Per lungo tempo questo divenne il suo primo problema. Risposta: fuori l'uomo
      dal paradiso! La felicità, l'ozio inducono a pensare - tutti i pensieri sono cattivi pensieri...
      L'uomo non deve pensare. - E il «prete in sé» inventa il bisogno, la morte, il pericolo mortale
      della gravidanza, ogni sorta di miseria, vecchiaia, fatica, la malattia soprattutto - nient'altro
      che strumenti della lotta contro la scienza! Il bisogno non consente all'uomo di pensare... E a

      onta di ciò, che orrore! L'opera della conoscenza s'innalza torreggiarne, invadendo il cielo,
      oscurando gli dèi - che fare? - Il vecchio Dio inventa la guerra, divide i popoli, fa sì che gli
      uomini si annientino a vicenda (- i preti hanno sempre avuto bisogno della guerra...). La guerra
      - grande guastafeste della scienza, tra l'altro! Incredibile! La conoscenza, l'emancipazione dal
      prete, avanza perfino a dispetto delle guerre. - E al vecchio Dio si presenta una decisione
      estrema: «l'uomo è divenuto scientifico, - non c'è altro da fare, bisogna annegarlo!»...


      49.
         -  Mi  avete  capito.  L'inizio  della  Bibbia  contiene  l'intera  psicologia  del  prete.  -  Il  prete
      conosce  solo  un  grande  pericolo:  la  scienza  -  la  sana  nozione  di  causa  ed  effetto.  Ma  la
      scienza prospera totalmente solo in condizioni fortunate - bisogna aver tempo, bisogna avere
      spirito in eccedenza, per «conoscere»... «Dunque bisogna rendere l'uomo infelice» - questa,

      in ogni tempo, fu la logica del prete. - Già si indovina che cosa, innanzitutto, coerentemente a
      questa logica, è venuto con ciò al mondo: il «peccato»... È l'invenzione del concetto di colpa e
      punizione,  dell'intero  «ordine  morale  del  mondo»  a  porsi  contro  la  scienza  -  contro
      l'affrancamento dell'uomo dal prete... Non fuori, ma dentro di sé deve guardare l'uomo; non
      deve,  come  il  discente,  guardare  con  sagacia  e  prudenza  nelle  cose;  non  deve  in  generale
      guardare per nulla: deve soffrire... e deve soffrire in guisa tale da aver sempre bisogno del
      prete.  -  Basta  coi  medici!  Un  salvatore  ci  vuole.  -  Il  concetto  di  colpa  e  di  castigo,  ivi
      compresa la dottrina della «grazia», della «redenzione», del «perdono» - menzogne da cima a

      fondo e senza alcuna realtà psicologica - sono inventate apposta per distruggere il senso  di
      causalità dell'uomo: sono l'attentato contro il concetto di causa ed effetto! - E non un attentato
      col pugno, col coltello, con sincerità nell'odio e nell'amore! Ma partendo dagli istinti più vili,
      più  subdoli,  più  bassi!  Un  attentato  da  preti!  Un  attentato  da  parassiti.  Un  vampirismo  di
      livide sanguisughe del sottosuolo!... Quando le naturali conseguenze di un'azione non sono più

      «naturali», ma vengono attribuite dal pensiero agli spettri concettuali della superstizione, a
      «Dio»,  agli  «spiriti»,  alle  «anime»,  come  conseguenze  puramente  «morali»;  come  premio,
      castigo, avvertimento, mezzi educativi, allora la premessa della conoscenza è distrutta - allora
      si  è  commesso  il  più  grande  crimine  contro  l'umanità.  -  Il  peccato,  ripeto,  questa  forma
   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62