Page 59 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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come ideale ultimo? - La terra in generale come manicomio? - L'uomo religioso, così come lo

      vuole la Chiesa, è un tipico décadent; il momento in cui una crisi religiosa s'impossessa di un
      popolo,  è  contrassegnato  ogni  volta  da  epidemie  nervose;  il  «mondo  interiore»  dell'uomo
      religioso assomiglia, fino a esser scambiato con esso, al «mondo interiore» dei sovreccitati e
      degli esauriti; gli stati d'animo «altissimi» che il cristianesimo ha sospeso sull'umanità come
      valori di tutti i valori, sono forme epilettoidi - la Chiesa ha proclamato santi in majorem dei
      honorem solo mentecatti o grandi impostori... Io mi sono una volta permesso di definire tutto il
      training cristiano della penitenza e della redenzione (che oggi si studia nel modo migliore in

      Inghilterra) come una folie circulaire prodotta metodicamente, come si conviene, su un terreno
      già  predisposto,  vale  a  dire  infermiccio  nelle  sue  radici.  Nessuno  è  libero  di  diventare
      cristiano: al cristianesimo non si viene «convertiti» - si deve essere abbastanza malati per
      questo... A noi altri, a noi che abbiamo il coraggio della salute e anche del disprezzo, a noi è
      lecito  disprezzare  una  religione  che  ha  insegnato  a  fraintendere  il  corpo,  che  non  vuole
      sbarazzarsi delle superstizioni dell'anima, che fa dell'insufficiente nutrizione un «merito», che

      nella salute combatte una specie di nemico, di diavolo, di tentazione, che si è data ad intendere
      che si possa portare in giro una «anima perfetta» in un cadavere di corpo, ed ebbe bisogno di
      predisporsi,  a  tal  fine,  una  nuova  nozione  della  «perfezione»,  un  modo  di  essere  esangue,
      malaticcio, fanatico-idiota, la cosiddetta «santità» - santità che in se stessa null'altro è che una
      serie di sintomi di un corpo impoverito, snervato, inguaribilmente devastato!... Il movimento
      cristiano, in quanto movimento europeo, è sin dall'inizio un movimento collettivo di elementi
      di scarto e di rifiuto d'ogni sorta: - essi, col cristianesimo, aspirano alla potenza. Esso non

      esprime il declino di una razza, è un aggregato di forme di décadence che si ammassano e si
      cercano  da  ogni  dove.  Quello  che  il  cristianesimo  rese  possibile  non  è,  come  si  crede,  la
      corruzione  dell'antichità  medesima,  della  antichità  nobile:  non  si  contraddirà  mai  con
      sufficiente durezza l'idiotismo erudito che ancor oggi sostiene cose del genere. Al tempo in cui
      gli strati malati e degenerati dei Ciandala si cristianizzarono in tutto l'imperium,  proprio  il

      tipo opposto era presente, la nobiltà nella sua forma più bella e più matura. Il grande numero
      prese il sopravvento; il democraticismo degli istinti cristiani vinse... Il cristianesimo non era
      «nazionale», non era legato alla razza - si rivolgeva a ogni sorta di diseredati della vita, aveva
      ovunque  i  suoi  alleati.  Il  cristianesimo  ha  alla  base  la  rancune  dei  malati,  ha  indirizzato
      l'istinto  contro  i  sani,  contro  la  salute.  Tutto  quanto  è  ben  fatto,  orgoglioso,  esuberante,  la
      bellezza  innanzitutto,  gli  fa  male  agli  occhi  e  alle  orecchie.  Ancora  una  volta  rimando
      all'ineffabile parola di Paolo. «Quel che è debole per il mondo, folle per il mondo, quel che
      per il mondo è ignobile e oggetto di disprezzo, Dio lo ha prescelto»: questa era la formula, in

      hoc signo vinse la décadence. - Dio sulla croce - ancora non è chiara la spaventosa riserva
      mentale rappresentata da questo simbolo? - Tutto ciò che soffre, tutto ciò che pende da una
      croce, è divino... Noi tutti pendiamo dalla croce, quindi noi siamo divini... Noi soli siamo
      divini... Il cristianesimo è stato una vittoria, una mentalità più nobile andò per esso in rovina, -
      il cristianesimo è stato fino a questo momento la più grande sciagura dell'umanità. -


      52.
         Il cristianesimo si contrappone anche ad ogni buona costituzione intellettuale - esso è in
      grado di servirsi solo della ragione malata come ragione cristiana; si schiera con tutto ciò che
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