Page 26 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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Prefazione
Questo libro è riservato a pochissimi. Forse nemmeno uno di essi è ancora nato. Può darsi
che siano coloro che comprendono il mio Zarathustra: come potrei mai confondermi con
quelli per i quali già oggi crescono orecchie? - Solo il posdomani mi si addice. C'è chi viene
al mondo, postumo.
Le condizioni alle quali mi comprendono, e allora per forza comprendono, - le conosco
anche troppo bene. Uno deve essere inflessibile fino alla durezza nelle cose dello spirito, per
sopportare anche soltanto la mia serietà, la mia passione. Uno dev'essere avvezzo a vivere sui
monti - a vedere sotto di sé il meschino ciarlare dell'epoca sulla politica e sull'egoismo dei
popoli. Uno dev'essere divenuto indifferente, né deve mai domandare se la verità serva, se per
qualcuno essa diventi sorte ineluttabile... Una predilezione della forza per domande di cui
nessuno oggi ha il coraggio; il coraggio del proibito; la predisposizione al labirinto. Una
esperienza di sette solitudini. Nuove orecchie per nuova musica. Nuovi occhi per il
lontanissimo. Una nuova coscienza per verità fin qui rimaste mute. E volontà per l'economia in
grande stile: conservare intatti la propria energia, il proprio entusiasmo... e rispetto di sé;
l'amore di sé; l'incondizionata libertà verso se stessi...
Ebbene sì! Questi soli sono i miei lettori, i miei lettori predestinati: che importa il resto? -
il resto è solo l'umanità - All'umanità uno deve essere superiore per forza, per altezza
d'animo, - per disprezzo...
FRIEDRICH NIETZSCHE