Page 200 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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negazione,  della  corruzione,  l'istinto  della  décadence.  La  questione  sull'origine  dei  valori

      morali  è  dunque  per  me  una  questione  di  primo  piano,  poiché  essa  condiziona  il  futuro
      dell'umanità. La pretesa di dover credere che in fondo tutto sia nelle mani migliori, che un
      libro,  la  Bibbia,  offra  una  rassicurazione  definitiva  sulla  guida  e  sulla  saggezza  divina  nel
      destino dell'umanità, queste pretese, se ritradotte nella realtà, appaiono come volontà di non
      lasciar emergere la verità sulla miserevole antitesi di tutto questo, e cioè sul fatto che fino ad
      oggi l'umanità è stata nelle mani peggiori, è stata retta dai malriusciti, dai maligni vendicativi,
      dai  cosiddetti  «santi»,  questi  calunniatori  del  mondo  e  denigratori  dell'uomo.  Il  segno

      decisivo, dal quale risulta che il prete (- compresi i preti mascherati, i filosofi) ha trionfato
      non solo all'interno di una determinata comunità religiosa, ma in generale che la morale della
      décadence, della volontà di fine, ha il peso di una morale in sé, è dato dal valore assoluto
      accordato ovunque a quanto è non egoistico e dall'ostilità nei confronti dell'egoista. Considero
      contaminato chi non è d'accordo con me su questo punto... Ma il mondo intero è in disaccordo
      con  me...  Per  un  fisiologo  questa  antitesi  di  valori  non  lascia  dubbi.  Se  all'interno  di  un

      organismo l'organo meno importante rinuncia, per quanto poco, a imporre in totale sicurezza la
      sua  autoconservazione,  il  rinnovamento  delle  proprie  forze,  il  suo  «egoismo»,  l'insieme
      degenera. Il fisiologo pretende l'eliminazione della parte degenerata, rifiuta ogni solidarietà
      con ciò che degenera, è lontanissimo dall'averne compassione. Ma il prete vuole proprio la
      degenerazione del tutto, dell'umanità: a questo scopo egli conserva ciò che degenera - a questo
      prezzo  egli  domina  su  di  essa...  Che  senso  hanno  quei  concetti  menzogneri,  quei  concetti
      ausiliari della morale, «anima», «spirito», «libero arbitrio», «Dio», se non quello di rovinare

      fisiologicamente  l'umanità?...  Quando  sì  storna  la  serietà  dall'autoconservazione,
      dall'incremento delle forze del corpo, vale a dire della vita,  quando  della  clorosi  si  fa  un
      ideale,  del  disprezzo  del  corpo  «la  salute  dell'anima»,  cos'è  d'altro  questo,  se  non  una
      prescrizione per la décadence? La perdita di peso, la resistenza agli istinti naturali, in una
      parola l'altruismo - ciò è stato chiamato morale fino ad ora... Con Aurora ho intrapreso per la

      prima volta la lotta contro la morale dell'annullamento di sé-
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