Page 135 - Nietzsche - L'Anticristo, Crepuscolo degli idoli, Ecce Homo
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tipo supremo, fu screditata ogni preziosa specie umana... Verrà - lo prometto - l'epoca in cui

      egli sarà considerato il tipo infimo, il nostro Ciandala, la specie d'uomo più mendace, più
      indecorosa... Richiamo l'attenzione sul fatto che ancor oggi, sotto il più mite regime etico che
      abbia mai dominato sulla terra, almeno in Europa, ogni deroga alla norma, ogni stare a lungo,
      troppo a lungo, in basso, ogni forma di esistenza inconsueta e oscura avvicina a quel tipo che
      il criminale porta a compimento. Tutti gli innovatori dello spirito hanno per un certo tempo
      sulla  fronte  lo  scialbo  e  fatalistico  segno  del  Ciandala:  non  perché  siano  ritenuti  tali,  ma
      perché essi stessi sentono il tremendo abisso che li separa da tutto ciò che è sancito dall'uso e

      che  viene  onorato.  Quasi  ogni  genio  conosce,  come  una  delle  sue  evoluzioni,  l'«esistenza
      catilinaria», un sentimento di odio, di vendetta e di rivolta contro tutto ciò che già è, che non
      diviene più... Catilina - la forma di preesistenza di ogni Cesare. -

      46.
         Qui la vista è libera. - Può essere elevatezza d'animo se un filosofo tace; può essere amore,

      quando  si  contraddice;  può  essere  una  cortesia  dell'uomo  che  conosce,  il  mentire.  È  stato
      detto,  non  senza  finezza:  il  est  indigne  des  grands  coeurs  de  répandre  le  trouble  qu'ils
      ressentent:  si  deve  aggiungere  soltanto  che  non  temere  quanto  v'è  di  più  indegno  può
      parimenti  essere  grandezza  d'animo.  Una  donna  che  ama,  sacrifica  il  suo  onore;  un  essere
      conoscente che «ama», sacrifica forse la sua umanità; un dio che amava, divenne ebreo...

      47.

         La bellezza non è un caso. - Anche la bellezza di una razza o di una famiglia, la grazia e la
      bontà di ogni suo gesto è frutto di un lavoro: essa è, come il genio, il risultato finale di un
      lavoro  accumulato  da  generazioni.  Bisogna  aver  molto  sacrificato  al  buon  gusto,  aver  fatto
      molto per amor suo, e molto tralasciato - il diciassettesimo secolo in Francia è mirabile in
      ambedue le cose -, bisogna aver avuto in esso un principio di scelta riguardo alla società, al

      luogo,  al  vestiario,  all'appagamento  sessuale,  aver  preferito  la  bellezza  al  vantaggio,  alla
      consuetudine,  all'opinione,  all'indolenza.  Suprema  regola:  non  bisogna  «lasciarsi  andare»
      neppure di fronte a se stessi. - Le cose buone sono oltremodo costose: ed è sempre valida la
      legge per cui chi le possiede è diverso da chi le consegue. Ogni cosa buona è eredità: quel
      che  non  è  frutto  di  eredità  è  imperfetto,  è  inizio...  In  Atene,  al  tempo  di  Cicerone  che  in
      proposito manifesta la sua meraviglia, gli uomini e i giovinetti erano per bellezza di gran lunga
      superiori alle donne: ma quanto lavoro e fatica a servizio della bellezza si era imposto per
      secoli il sesso maschile! - Non ci si deve infatti ingannare sul metodo: una pura disciplina di

      sentimenti e pensieri equivale a zero (- qui sta il grande equivoco dell'educazione tedesca, che
      è  affatto  illusoria):  bisogna  innanzitutto  persuadere  il  corpo.  Il  rigoroso  mantenimento  di
      atteggiamenti  significativi  e  scelti,  un  impegno  a  vivere  soltanto  tra  persone  che  non  si
      «lasciano andare», basta pienamente a diventare significativi e scelti: nel giro di due o tre
      generazioni tutto è già interiorizzato. È decisivo, per il destino dei popoli e dell'umanità, che

      la cultura inizi al posto giusto - non dall'anima (il che fu la funesta superstizione dei preti e
      dei  mezzi  preti):  il  posto  giusto  è  il  corpo,  l'atteggiamento,  la  dieta,  la  fisiologia:  il  resto
      segue... Perciò i Greci rimangono il primo avvenimento culturale della storia - sapevano quel
      che occorreva fare, lo facevano, il cristianesimo, che disprezza il corpo, è stato sino ad ora,
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