Page 95 - Keplero. Una biografia scientifica
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Keplero, che in quel momento dà ancora per scontato il punto
di vista secondo cui l’orbita della Terra è circolare, prova a
calcolarne l’eccentricità. Questa è sicuramente meno evidente di
quella di Marte, ma ancora una volta, grazie alla precisione
raggiunta dalle osservazioni di Tycho, non è più trascurabile.
L’eccentricità, per i contemporanei di Keplero, è la distanza tra
la posizione del Sole medio e il centro del cerchio che
rappresenta l’orbita di un pianeta. Per definizione la Terra ha
quindi eccentricità nulla, poiché è proprio il centro dell’orbita
terrestre a essere chiamato Sole medio. Asserire che anche la
Terra possiede un’eccentricità è quindi diretta conseguenza
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della scelta del Sole vero .
Da secoli gli astronomi erano stati costretti ad ammettere una
certa eccentricità nelle orbite dei pianeti, ma resisteva l’idea che
almeno l’orbita della Terra mantenesse una certa «perfezione».
Già nel Mysterium, nel Capitolo XXII, Keplero aveva ipotizzato
una possibile eccentricità dell’orbita terrestre, al contrario di
Copernico che invece la considerava perfettamente circolare e
simmetrica. Al di là del dover introdurre un nuovo elemento
controcorrente rispetto al quadro teorico diffuso tra i
contemporanei, la difficoltà di Keplero nell’accettare
l’asimmetria delle orbite è legata alla necessità di doverla
spiegare a partire dalle cause fisiche. Il problema pare
insormontabile, perché una forza come quella introdotta nel
Mysterium, ovvero una forza centrale inversamente
proporzionale alla distanza, agli occhi di Keplero può essere
responsabile solo di un’orbita perfettamente simmetrica rispetto
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al Sole .
Anche Tycho aveva introdotto un’eccentricità nell’orbita del