Page 99 - Keplero. Una biografia scientifica
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avvicinarsi  o  allontanarsi  dal  Sole.  Nel  testo  egli  attribuisce  ai

                pianeti  una  proprietà  che  egli  chiama  «mente»,  termine  che

                certo  non  sembra  adattarsi  a  un  astronomo  in  piena

                insurrezione scientifica. Queste pagine riflettono le difficoltà nel

                comprendere  da  cosa  siano  determinate  le  intensità  delle
                interazioni  fisiche,  aggiustando  con  una  sorta  di  «intelligenza

                fisica del mondo» il vuoto non ancora colmato dal concetto di

                campo.

                   Mentre  per  la  forza  motrice  l’impulso  al  moto  sembra

                comunicarsi  nello  spazio,  dipartendosi  dal  Sole  e  arrivando  ai

                pianeti, nel caso della forza insita Keplero si trova alle prese con

                una azione a distanza; si tratta di una «reciproca influenza» che

                disorienta l’astronomo, e ancor più i suoi contemporanei. È lo

                stesso sconcerto con cui è accolta l’ipotesi del ruolo della massa

                lunare nell’origine delle maree, e che è ben rappresentato da una

                celebre frase di Galilei:


                   Ma  tra  tutti  gli  uomini  grandi  che  sopra  tal  mirabile  effetto  di  natura
                   hanno filosofato, più mi meraviglio del Keplero che di altri, il quale, di

                   ingegno libero e acuto, e che aveva in mano i moti attribuiti alla Terra,
                   abbia  poi  dato  orecchio  ed  assenso  ai  predominii  della  Luna  sopra

                   l’acqua, e a proprietà occulte, e simili fanciullezze.   56




                La seconda legge


                La  legge  che  descrive  la  velocità  con  cui  si  muove  un  pianeta

                lungo la propria orbita scaturisce dalla riflessione su quello che

                Keplero ritiene uno dei pilastri fondamentali della propria fisica

                celeste:  l’ipotesi  fisica,  secondo  cui  la  velocità  di  un  pianeta  è

                inversamente  proporzionale  alla  distanza  dal  Sole.  Keplero  è

                convinto che essa discenda direttamente dal considerare il Sole
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