Page 82 - Keplero. Una biografia scientifica
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con il centro dell’intero cosmo. La teoria aristotelica è
compatibile con i sistemi di Tolomeo e di Tycho, che hanno la
Terra appunto al centro. Forse è ancora possibile proporre una
giustificazione stentata del moto naturale nello schema
copernicano del De revolutionibus, dove il centro del cosmo
coincide con il centro dell’orbita (perfettamente circolare) della
Terra; ma nel sistema proposto da Keplero, come riuscire a
spiegare perché i corpi cadono verso il centro di una Terra che si
trova in posizione periferica, e oltretutto in movimento?
Ad analogo sconcerto porta la riflessione sul moto della Luna
attorno alla Terra. Se la fisica aristotelica dichiara naturale il
moto circolare degli oggetti celesti attorno al centro del cosmo,
con quale tipo di «fune» la Terra si porta dietro la Luna, nella
sua rapida corsa attraverso i cieli? Solo pochi mesi dopo la
pubblicazione dell’Astronomia nova, la scoperta galileiana delle
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Lune medicee conferma che è del tutto verosimile che il nostro
pianeta trascini con sé un satellite, dal momento che a Giove è
consentito portarne con sé ben quattro. Ma neppure la scoperta
di Galilei chiarisce le caratteristiche del legame con cui un
pianeta irretisce i propri satelliti.
In sostanza, la scelta copernicana costringe chi la prende sul
serio a introdurre un meccanismo completamente differente,
dando il via a quel processo che porterà alla teoria della
gravitazione newtoniana. Keplero ricorda come lo stesso
Copernico avesse avanzato alcune ipotesi a riguardo, e le
riassume in maniera estremamente sintetica, con un linguaggio
ai nostri occhi poco moderno, scrivendo che Copernico
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considera una forza diffusa da una «anima motrice» . Al
contrario, Keplero ritiene che la gravità coincida con una «forza