Page 77 - Keplero. Una biografia scientifica
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interminabili.  Keplero  evoca  il  pianeta  rosso  già  nella  lettera

                dedicatoria,  tratteggiandolo  come  un  nemico  che  da  tempo

                sfugge beffardo a chi vorrebbe indovinarne il moto; tra gli altri

                cita  Plinio  che  già  nel  I  secolo  d.C.,  nella  sua  Storia  naturale,

                                                                                      13
                aveva definito Marte come l’«astro inosservabile» .  Quella  tra
                l’astronomo e il pianeta è una sfida serrata, dove lo scopo delle

                provocazioni di Marte è risvegliare la ragione umana dal torpore
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                dell’ignoranza ,  al  punto  che,  a  chi  si  avventura  su  questa

                strada, si rivela una chiarezza talmente abbagliante che quegli,

                abituato  alla  debole  luce  notturna  e  all’ombra  della  filosofia
                                                                              15
                scolastica, deve distogliere gli occhi socchiusi .
                   Keplero si dilunga sulle molte difficoltà sopportate in quegli

                anni,  tra  cui  la  morte  dello  stesso  Brahe,  o  l’apparizione  di

                fenomeni  celesti  a  cui  era  stato  difficile  dare  una  spiegazione,

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                come la stella nova del 1604 o la cometa del 1607 . Tutto questo
                ha l’effetto di rendere ancor più soddisfacente il momento in cui

                Marte, scortato da Aritmetica e Geometria, si consegna infine

                alla ragione umana.

                   Appena  prima  dell’Introduzione,  e  appena  dopo  gli  usuali

                epigrammi, si trova una raffazzonata Nota al lettore scritta  da

                Franz Gansneb Tengnagel, genero di Tycho Brahe. Si tratta di

                una  figura  piuttosto  losca,  il  cui  nome  è  incluso  in  questo

                capolavoro astronomico solo perché, in quanto erede legittimo

                dei  dati  di  Tycho  Brahe,  aveva  imposto  questa  ulteriore
                condizione in cambio del nulla osta alla pubblicazione.

                   Entriamo  ora  nell’Introduzione  vera  e  propria,  che  sin  dal

                primo  approccio  ci  mette  immediatamente  a  nostro  agio.

                Keplero,  infatti,  apre  il  suo  racconto  rivelando  al  lettore  la

                propria  ansia  nel  dover  scrivere  un  libro  che  sia
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