Page 76 - Keplero. Una biografia scientifica
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dell’Astronomia nova. Brahe concesse al giovane collega tedesco
dati osservativi, strumenti e sostegno economico, ma non si può
dire che gli permise di lavorare in serena autonomia.
Innanzitutto, fin dai tempi del Mysterium, Tycho si era
dichiarato contrario al tentativo kepleriano di fare astronomia a
priori. Secondo il grande astronomo danese, difatti, l’astronomia
è una costruzione che si realizza a posteriori, semplicemente
organizzando le osservazioni raccolte. Inoltre, quando Tycho
aveva incaricato Keplero di ricavare l’esatta forma dell’orbita di
Marte, aveva tuttavia lasciato sottinteso che detta orbita dovesse
integrarsi nel modello cosmologico tychonico, al quale, in realtà,
Keplero non credeva. Il giovane astronomo superò l’ostacolo
con uno stratagemma, ingegnoso quanto impegnativo,
decidendo di inquadrare rispettosamente ogni questione
dell’opera nel sistema tychonico, senza tuttavia rinunciare a
ripresentarla poi sia nel sistema tolemaico sia in quello
copernicano.
La Dedica e l’Introduzione: l’esposizione di un progetto
Il volume dedicato a Marte si apre, come allora d’uso, con una
lettera dedicatoria al mecenate, in questo caso l’imperatore
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Rodolfo II , seguita da una serie di epigrammi, brevi
composizioni poetiche ideate per l’occasione da autori diversi.
Su tutto regna un’atmosfera di guerra, solo in parte giustificata
dal soggetto del libro, il pianeta bellico per antonomasia. A ben
vedere, non ci si limita a una vaga analogia con il nome di
Marte. Ci si trova, infatti, di fronte al diario di campo di una
vera e propria battaglia, in cui Keplero, assediato da rompicapi
in apparenza insolubili, perse anni interi, sfinito da conti