Page 71 - Keplero. Una biografia scientifica
P. 71
l’orbita di Marte, non è ferma, ma si muove a sua volta. Al
problema del moto retrogrado si aggiungeva però
un’irregolarità nel tempo che intercorre tra un cappio e il
successivo, di cui non si riusciva a dare spiegazione. Per Keplero
questo rompicapo si rivelò una vera e propria fortuna. Marte,
infatti, è il pianeta più eccentrico, nel senso che la sua orbita, più
di quella degli altri pianeti, si differenzia da una perfetta
circonferenza. Quindi, da un lato, è quello che dà errori più
rilevanti se si assume un moto perfettamente circolare; nello
stesso tempo, però, è l’oggetto che permette di cogliere meglio la
reale forma, ellittica, dell’orbita. La sua posizione è poi
particolarmente fortunata: Marte si trova abbastanza vicino al
Sole da avere un periodo non eccessivamente lungo, e tuttavia
ne è sufficientemente lontano da permettere osservazioni
agevoli.
Le soluzioni ricavate per risolvere i problemi di Marte
assunsero subito, agli occhi di chi stava cercando principi primi
e meccanismi unici, il valore di leggi universali. Keplero
comprese che Marte era un’ottima chiave per rileggere tutta la
struttura del cosmo, e il trattato che era nato come Racconto di
8
Marte divenne la Nuova astronomia .
Più letture sono state proposte dell’Astronomia nova, che per
alcuni studiosi resta il fedele diario di una lunga e faticosa
esplorazione di terre nuove, compiuto quasi alla cieca da un
tenace ricercatore, mentre per altri cela invece un capolavoro
finemente cesellato, in cui le strade senza uscita sono descritte in
maniera esaustiva solo perché, a giudizio di Keplero,
didatticamente utili.
Gli studiosi per cui il libro non è un testo redatto in corso