Page 69 - Keplero. Una biografia scientifica
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pianeta  Marte,  che  da  sempre  sfidava  gli  astronomi  con

                l’imprevedibilità  della  propria  orbita.  Le  caratteristiche

                principali  dell’opera  sono  suggerite  dallo  stesso  titolo,

                Astronomia nova ΑΙΤΙΟΛΟΓΗCΟΣ, seu physica coelestis, tradita

                commentariis  de  motibus  stellae  Marti,  ex  observationibus
                Tychonis Brahe,  ovvero  Nuova astronomia dalle cause, o fisica

                dei cieli, tratta dall’esame dei moti della stella Marte, a partire

                dalle osservazioni di Tycho Brahe. Una astronomia che è nuova                           3

                non soltanto perché si fonda sul recente sistema di Copernico.

                L’originalità di cui Keplero va fiero consiste piuttosto nel non

                accontentarsi di elaborare algoritmi che prevedono la posizione

                degli astri, mirando invece alla comprensione delle cause fisiche

                dei fenomeni celesti, anche se ciò comporta una rinuncia degli

                assiomi aristotelici del moto circolare e della velocità uniforme.

                Proprio  a  partire  dai  presupposti  «fisici»,  come  li  chiama

                Keplero,  viene  selezionata  l’astronomia  di  Copernico,  che
                emerge come l’unica in grado, con gli opportuni adeguamenti,


                di soddisfare le esigenze di una fisica dei cieli. Per sottolineare i
                propri intenti in maniera esplicita, Keplero appone una pagina a

                completamento  del  titolo.  In  essa  riporta  un  lungo  passaggio

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                tratto  dalle  Scholae mathematicae   di  Petrus  Ramus ,  in  cui  il
                francese, oltre a condannare Copernico per non aver sostenuto

                la «verità» del proprio modello, sfida i propri contemporanei a

                costruire  un’astronomia  priva  di  ipotesi,  mettendo  in  palio  la

                propria cattedra a Parigi. Keplero, dopo aver difeso Copernico

                denunciando  per  la  prima  volta  nella  storia  la  vera  paternità

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                dell’Introduzione  al  De  revolutionibus ,  dichiara  che  Ramus  è
                stato  fortunato,  poiché  è  morto  prima  di  poter  mantenere  la

                propria promessa: difatti, con l’Astronomia nova Keplero ritiene
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