Page 80 - Keplero. Una biografia scientifica
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necessarie a determinare il moto di un pianeta. Come vedremo
meglio in seguito, le tre cosmologie citate scelgono di basare il
proprio sistema di riferimento sulla Terra, e inoltre si servono
dei dogmi della fisica aristotelica, relativi al moto degli oggetti
celesti.
Ecco che lo scopo di Keplero diviene quello di riformare
l’astronomia in tutte e tre le ipotesi, di Tolomeo, di Tycho e di
Copernico, così da dare conto delle inesattezze che si
riscontrano in tutti e tre i sistemi di riferimento. Se invece si
considera il rapporto tra fisica e cosmologia, agli occhi di
Keplero lo schema di Copernico, in cui la Terra orbita intorno al
Sole, risulta maggiormente significativo. Ma lo stesso Copernico
deve essere superato, con la scelta di posizionare il Sole vero al
centro del mondo, inteso come punto in cui si intersecano tutti i
piani delle orbite dei pianeti.
La ricerca di un meccanismo fisico cui attribuire gli equilibri e
i moti celesti è davvero il punto fondamentale nell’Astronomia
nova, che relega in secondo piano persino il fatto che a muoversi
nel sistema solare sia la Terra e non il Sole. Questo appare
evidente dal momento che Keplero, nel contrapporre le diverse
teorie, non schiera Copernico contro Tolomeo e Tycho, bensì
Copernico e Tycho contro Tolomeo, con la giustificazione che i
primi due sistemi necessitano di un numero minore di
meccanismi fisici cui ricondurre i moti celesti, mentre Tolomeo
richiede meccanismi differenti per ciascun pianeta. In effetti,
l’esigenza di spiegare «che cosa» tiene i pianeti sospesi nello
spazio, e di individuare quale «motore» li fa ruotare in maniera
ordinata è diventata impellente, dopo che Tycho ha iniziato
l’opera di rimozione delle orbite solide, a cui in precedenza si