Page 302 - Keplero. Una biografia scientifica
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Tra le varie motivazioni viene riportata anche quella copernicana, per la
quale unicamente con il Sole al centro si ha una successione monotona nel
susseguirsi dei periodi dei pianeti. Vedi AND, p. 53.
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Le osservazioni avvenute nel gennaio del 1610 vengono pubblicate nel
medesimo anno nel Sidereus nuncius.
21 Si traduce qui con «forza» o «facoltà» il latino vis, consci di quanto questo
termine sia ancora lontano dal preciso significato che poi esso assume nel
contesto della fisica newtoniana.
22 AN, p.156.
23 «Ego dico vim fieri facultati corporeae (quam gravitatem dicimus seu
magneticam)», AN, p.156.
24
Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 9, p. 203.
25
Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 9, p. 203.
26
Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 7, p. 196. Si trova un passo analogo nel
Capitolo 8, p. 201, che così è commentato dal curatore: «Per Copernico, le
cose che cadono sono trascinate verso il centro della terra non da qualche
forza, bensì perché sono terrose e tendono al loro luogo naturale».
27 Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 8, p. 200.
28 Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 8, p. 200.
29 Copernico, 1979, Libro I, Capitolo 10, p.213. Secondo Swerdlow, vedi
Rosen et al., 1981, p. 631, l’intento di Copernico è qui semplicemente
quello di sottolineare come Terra e Luna differiscano dalle altre stelle per il
fatto di brillare di luce riflessa e non propria.
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«Essa [la Luna] è massimamente legata alla Terra», Copernico, 1979, Libro
IV, Introduzione, p. 455.
31 Come sostiene per esempio Swerdlow in Rosen et al., 1981, pp. 630-631.
32 «Paved the way for Kepler’s assertion of the mutual gravitational attraction
between the earth and moon as a stepping-stone toward universal
gravitation», Rosen et al., 1981, p.629.
33 Similmente Keplero chiamerà «animali» quelle forze particolari che
sembrino possedere i singoli pianeti, nel loro differenziarsi per eccentricità
l’uno dall’altro.
34 «Vera doctrina de gravitate», in AN, p. 151. Una descrizione molto efficace
del fenomeno dell’attrazione gravitazionale si trova anche in alcuni
passaggi di un’altra opera di Keplero, il Somnium, seu astronomia lunare,
vedi SOM.
35 SOM, p. 108.
36 Si tratta di in una nota apposta alla traduzione kepleriana del Volto della
Luna di Plutarco. Vedi SOM, p. 103, n.139.
37 Keplero rimanda per una trattazione più approfondita di questi punti al suo