Page 285 - Keplero. Una biografia scientifica
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per  arrivare  ad  analizzare  l’epoca  del  Somnium,  sottolineando

                come,  negli  anni  subito  successivi  alla  sua  pubblicazione,  la

                Luna  sia  stata  il  soggetto  di  molti  romanzi  fantastici.  Per

                esempio, alla possibilità di visitare il nostro satellite era dedicato

                il  Discorso  su  un  mondo  nuovo,  scritto  da  John  Wilkins  e

                pubblicato  anonimamente  nel  1640,  come  pure  L’uomo  sulla

                Luna  di  Francis  Godwin,  pubblicato  postumo  nel  1638.  In
                quegli  anni  si  interessava  ai  viaggi  spaziali  anche  lo  scrittore

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                Cyrano  de  Bergerac ,  a  cui  Edmond  Rostand  dedicherà  un
                celebre testo teatrale due secoli più tardi. Cyrano, infatti, scrisse

                L’altro  mondo  ovvero  Stati  ed  imperi  della  Luna,  pubblicato

                postumo  nel  1657,  in  cui  il  protagonista  dapprima  provava  a

                raggiungere la Luna per mezzo di ampolle piene di rugiada, le

                quali, evaporando, lo sollevavano, lasciandolo però precipitare

                in Canada; in un secondo momento, grazie a dei razzi, riusciva

                invece  nell’impresa  di  raggiungere  il  nostro  satellite,  dove  il

                demone di Socrate gli raccontava le caratteristiche di quel luogo

                fantastico.
                   Una  particolarità  condivisa  dei  romanzi  citati,  Somnium

                compreso, è la pubblicazione postuma, o per lo meno anonima.

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                Davvero in quegli anni, come si è visto prima , la Luna era un
                argomento  cruciale,  in  grado  di  mettere  in  crisi  molte  delle

                certezze del mondo classico. Innanzitutto, il nostro satellite era

                divenuto un formidabile grimaldello per liberarsi dai lacci della

                fisica aristotelica, sostenendo con forza la necessità di introdurre

                nuovi concetti, quali quelli di forza, gravità e inerzia. Inoltre, la

                Luna era stata eletta a simbolo di un nuovo cielo, dove la Terra

                era un corpo celeste tra tanti altri; questo grazie alla possibilità,

                concessa  dall’uso  del  cannocchiale,  di  osservare  la  superficie
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