Page 280 - Keplero. Una biografia scientifica
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che l’opera ebbe in quegli anni. Che lo stesso Keplero non
giudicasse il Somnium un semplice racconto fantasioso, risulta
chiaro dalle violente note apposte al testo e dal fatto che egli
ritenesse questa opera, che tra l’altro non fu nemmeno
pubblicata mentre era ancora in vita, responsabile delle
persecuzioni subite, insieme alla propria famiglia, negli ultimi
anni di vita.
L’intento che portò Keplero a scrivere quelle pagine è reso
esplicito sin dall’inizio: riuscire a convincere gli scettici che la
Terra si muove. Si legge infatti:
Orbene, lo scopo di questo mio Somnium è trarre, dall’esempio della
Luna, un’argomentazione in favore del moto della Terra, o piuttosto
confutare le obiezioni escogitate dalla generale contrarietà delle umane
genti;già in passato reputavo che questa vecchia ignoranza fosse estinta, e
sradicata dalla memoria degli uomini colti; e se anche oggi l’anima lotta
nei legami di così tante angustie, stretti saldissimamente in tanti secoli, e
l’animosa madre sopravvive nelle università, tuttavia essa vive in tal
modo che sembrerebbe dover stimare la morte più felice della vita. 33
Come non bastasse la forte presa di posizione a favore del
sistema copernicano, Keplero aggiunse un’appendice di
geografia lunare che fece certo impallidire chi fino ad allora
aveva immaginato il nostro satellite, in quanto corpo celeste,
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come una perfetta sfera levigata . Si ricordi che, secondo la
filosofia di quel tempo, tutto ciò che stava al di fuori
dell’atmosfera terrestre doveva essere perfetto, levigato e
immutabile, in netto contrasto con ciò che si poteva osservare
sulla Terra. Non erano infatti trascorsi molti anni, da quando i
realistici disegni della Luna realizzati da Galilei avevano
suscitato scalpore.