Page 283 - Keplero. Una biografia scientifica
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un’opera esoterica; probabilmente, una delle motivazioni che a

                partire  dal  1621  lo  indusse  a  riprendere  di  nuovo  il  libro,

                iniziando a chiosarlo attentamente, fu proprio la speranza che

                chi  lo  calunniava  si  rendesse  conto  di  quanto  false  fossero  le

                accuse  che  gli  erano  rivolte,  una  volta  che  il  libro,  stampato,

                fosse stato accessibile a tutti. Di certo, in quegli anni, Keplero

                doveva  avvertire  il  disagio  della  crescente  tensione  delle
                relazione tra la scienza astronomica e le Chiese, sia cattolica sia

                protestante.

                   Egli continuò ad arricchire il libro di commenti, tanto che le

                note  superano  in  volume  tre  volte  il  testo  originario  del

                racconto. Tale apparato si può suddividere in due categorie: le

                note tecniche, dedicate agli astronomi professionisti, e quelle in

                cui Keplero sfoga la propria rabbia contro i filosofi e i teologi

                reazionari. A loro, per esempio, Keplero rivolge questo strale:


                   Senza dubbio è questo che tormenta gli uomini della vostra fazione, cioè

                   gli  ignoranti.  Se,  infatti,  l’utilità,  la  necessità  e  la  possibilità  di  questo
                   enunciato [la tesi copernicana, N.d.R.] venissero accolte dalla meschinità
                   della  vostra  ragione,  già  da  tempo  voi  avreste,  con  una  opportuna

                   interpretazione,  schivato  la  forza  degli  argomenti  tratti  dalle  Scritture,

                   come spesso usate fare in altre occasioni.    35


                In qualche caso, le note alludono invece alla vicenda personale

                di Keplero, e lasciano trasparire un profondo scoramento, come

                quando leggiamo: «Così molti scontano l’amore per la scienza
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                con la povertà e l’odio che provocano nei ricchi ignoranti» .

                   La  stesura  delle  note  continuò  fino  alla  morte  dell’autore,

                avvenuta nel 1630. Dovevano passare ancora alcuni anni prima

                che  il  Somnium  venisse  stampato.  Quando  Keplero  morì,  il
                giovane  aiutante  Jacob  Bartsch  si  fece  carico  della  sua
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