Page 279 - Keplero. Una biografia scientifica
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più: aprire la propria mente, fino a comprendere perché alcuni
fenomeni si riproducono uguali sulla Terra e sulla Luna, mentre
altri sono del tutto diversi; allenarsi a spostare il proprio sistema
di riferimento e perdere quindi il pregiudizio secondo il quale
tutto quanto si vede dal pianeta Terra rispecchi in maniera
immediata una verità assoluta. Così Keplero lo metteva in
guardia:
Tutti sostengono che per gli occhi è evidente il moto degli astri intorno
alla Terra, e l’immobilità di questa: io ribatto che per gli occhi dei lunari
è evidente la rotazione della nostra Terra, e l’immobilità della loro Luna.
Se dicessero che i sensi lunatici dei miei popoli si ingannano, risponderei
con lo stesso diritto che si ingannano i sensi terreni dei terrestri, privati
dalla ragione. 31
Una ragione, questa, che Keplero dichiarava superiore perfino
alla conoscenza per via sperimentale; se quest’ultima è in grado
di fornire all’uomo i dati da elaborare, è solo la ragione che può
coglierne il vero significato, senza rischiare di farsi intrappolare
dai propri pregiudizi. Così, mentre parlava del meraviglioso
tesoro costituito dalle osservazioni del Nuncius galileiano,
Keplero aggiungeva: «Ancor più forte è il verdetto della ragione,
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testimonianza che supera ogni obiezione» .
L’elasticità mentale richiesta dal Somnium non è solo utile ai
contemporanei di Keplero, ma è in grado di regalare qualche
frutto anche al lettore moderno, che non sempre coglie, per
esempio, l’errore insito in didascalie come «la Terra che sorge
sulla Luna» che corredano fotografie scattate dagli astronauti. Se
anche a noi, che abbiamo più strumenti tecnologici e culturali di
un lettore del Seicento, la lettura del Somnium può offrire
sorprese, possiamo immaginare il valore didattico e divulgativo