Page 272 - Keplero. Una biografia scientifica
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esattamente la nova fosse, e come fosse stata generata. Per
quanto riguarda il secondo problema, erano state proposte
differenti ipotesi. Semplificando, vi era chi pensava che essa si
fosse formata nelle profondità del cosmo, con diverse opinioni
sul meccanismo responsabile di tale generazione; vi era poi chi
riteneva invece che fosse costituita da un frammento
dell’atmosfera terrestre, salita attraverso le sfere celesti. Keplero
si schierava nel primo gruppo, ma si opponeva all’idea, diffusa
tra gli astrologi e tra alcuni fisici, secondo la quale la stella era
stata direttamente generata dalla congiunzione di due pianeti,
proprio come l’incontro di due persone può dar vita a un figlio.
Keplero sapeva che ciò era insostenibile, dal momento che una
congiunzione è semplicemente un effetto ottico: in realtà i due
pianeti erano sempre molto distanti l’uno dall’altro, anche
quando, visti dalla Terra, sembravano vicinissimi. Egli preferiva
una analogia con la generazione spontanea, e assimilava la
nascita della nova ai momenti in cui sulla Terra, in presenza di
un «eccesso di disordine», si osserva la nascita di qualcosa di
nuovo. Keplero riportava, come esempi, la generazione di
pidocchi in una capigliatura sporca, o di pulci da una eccessiva
sudorazione, «specie nelle donne». In maniera simile, un
disordine eccessivo nella materia stellare era in grado di
generare una nuova stella. Secondo Keplero, la nova aveva
troppi elementi in comune con le altre stelle fisse, come la
scintillazione e l’immobilità, per essere una specie di vapore o
fiamma.
Agli occhi di Keplero, l’accensione della nova rappresentava
anche un’ottima occasione per diffondere e sostenere la validità
del metodo della parallasse. Nel De stella nova tale metodo è