Page 271 - Keplero. Una biografia scientifica
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A che cosa servono i dati
Si è visto come le pagine dedicate esplicitamente alle misure
osservative della nova siano poche, mentre moltissimi erano gli
argomenti che sembravano direttamente correlati all’evento.
La nova, e la coincidenza della sua accensione nei giorni e
nella zona di cielo di una importante congiunzione, forniva
l’occasione per discutere sulla struttura e la dinamica del cielo, e
sulla possibilità che esso avesse una qualche influenza su quanto
accadeva sulla Terra. Keplero viveva in un contesto culturale
assai diverso dal nostro, ed era convinto che una migliore
conoscenza di simmetrie, interazioni e armonie, nei più diversi
ambiti della creazione divina, permettesse all’uomo di
comprendere il proprio Creatore. Dio aveva lasciato una propria
impronta in ogni aspetto della natura, e Keplero si muoveva
come un investigatore, che cerca di ricostruire un intreccio,
misterioso ma razionale. Per questo motivo nel De stella nova si
trovano, gli uni accanto alle altre, Capitoli dedicati alla Bibbia e
pagine relative alle dimensioni delle orbite planetarie. Eppure,
anche se un simile coacervo di argomenti può suscitare
diffidenza in un lettore moderno, davvero Keplero risulta
rivoluzionario, nel suo costante porre le precise osservazioni a
fondamento di qualunque tipo di ragionamento.
Secondo Keplero e i suoi contemporanei, l’accensione di una
nova sfidava l’immutabilità aristotelica dei cieli. Come il suo
contemporaneo Galilei, Keplero sosteneva che, se Aristotele
fosse vissuto in quei giorni, avrebbe cambiato idea più
facilmente dei suoi seguaci. Nel De stella nova venivano
analizzate due questioni: in primo luogo, se la nova si trovasse
realmente oltre la sfera della Luna; in secondo luogo, che cosa