Page 267 - Keplero. Una biografia scientifica
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L’esplosione  della  nova  viene  analizzata  sotto  molteplici

                aspetti, tanto da rendere impossibile anche solo elencarli tutti. Il

                De stella nova esprime davvero l’eclettica personalità di Keplero,

                che spazia dall’astronomia all’ottica, dalla musica alla biologia,

                dalla geometria alla teologia. Nel trattato lo studioso riflette sulle
                dimensioni  dell’universo,  finito  o  infinito,  sull’inalterabilità

                della      materia         celeste,      sul      significato        dell’astrologia,

                sull’importanza del metodo della parallasse ecc. Il filo rosso che

                inanella  i  diversi  temi  è  il  costante  riferimento  al  pensiero

                razionale e all’osservazione sperimentale dei fenomeni naturali,

                che deve essere il più precisa possibile.

                   Una  delle  principali  preoccupazioni  espresse  nel  De  stella

                nova è quella di contrastare l’astrologia intesa in senso comune.

                Keplero  considerava  senza  significato  lo  Zodiaco,  il  nome  dei

                segni  zodiacali,  le  previsioni  astrologiche  sugli  aspetti  più

                meschini della vita quotidiana. Ciò nonostante, non rinunciava
                a  prendere  in  considerazione  ogni  possibile  interazione  tra  i

                fenomeni del cielo e quelli della vita sulla Terra. In questo senso,

                egli si distingueva da Pico della Mirandola che, un secolo prima,

                aveva  condannato  in  maniera  assoluta  l’astrologia  e  qualsiasi

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                tentativo di studio delle interazioni tra eventi celesti e terrestri .
                   Al  contrario,  Keplero  desiderava  mettere  in  evidenza  come,

                per esempio, una differente quantità di luce ricevuta, o le diverse

                posizioni  nei  cieli  del  Sole  e  della  Luna,  influenzassero

                profondamente  la  vita  dell’uomo,  fosse  solo  per  quanto

                riguardava l’agricoltura o le maree.

                   Ai  suoi  occhi,  effetti  simili,  seppure  di  minore  intensità,

                potevano essere attribuiti anche agli altri oggetti celesti. Egli era

                convinto,  per  esempio,  che  particolari  disposizioni  dei  corpi
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