Page 270 - Keplero. Una biografia scientifica
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era entrato più volte in collisione con Keplero, ritardando la
pubblicazione di alcuni suoi lavori. Ma Tengnagel era stato
anche l’erede di alcuni preziosi strumenti astronomici, su cui
Tycho aveva investito ingenti somme. Keplero, pur di non
perdere l’opportunità di misurare le coordinate della nova
utilizzando gli strumenti di Tycho, accettò di unirsi a una
compagnia per lui odiosa.
Le altre misure riportate nel Capitolo XII si riferiscono al
primo o all’ultimo giorno in cui la stella è visibile sopra
l’orizzonte, 27 ottobre 1604 e 21 febbraio 1605. Nel De stella
nova Keplero dichiarava di aver ottenuto una precisione di soli
due gradi d’arco, anche se riconosceva che tale precisione era
parzialmente minata dalla rifrazione atmosferica. Alle proprie
osservazioni, Keplero aggiungeva quelle di David Fabricius, e
citava, come le più affidabili, quelle di Jost Bu¨ rgi, il costruttore
imperiale di strumenti, e di Johan Brengger. In altri Capitoli,
come in alcune lettere, Keplero parlava di altri osservatori, ed
esprimeva il sospetto che, nel decidere la data dell’accensione
della nova, talvolta anticipata di un giorno, si fossero lasciati
influenzare dalla congiunzione del 9 ottobre, nel tentativo di
creare un vero e proprio evento astrologico.
Nel Capitolo successivo, Keplero riprendeva il metodo
utilizzato da Tycho nel suo Progymnasmata: la posizione della
stella veniva osservata in più modi indipendenti, così da
aumentare la precisione nelle sue coordinate astronomiche. Si
tratta di un Capitolo estremamente tecnico, probabilmente
scritto con l’intento di convincere gli astronomi, dati alla mano,
che la nova fosse davvero a una distanza superiore rispetto alla
Luna.