Page 215 - Keplero. Una biografia scientifica
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cacciatore, Barbara, la quale sosteneva che Katharina aveva
cercato di sedurla affinché divenisse a sua volta una strega. Il
documento che raccoglieva le diverse testimonianze, e che fu
presentato al cancelliere di corte Melchiorre Nordlinger von
Merklingen, era costituito da ben 280 pagine. La supplica di
Keplero al duca, affinché prima di esprimere una condanna
fosse ascoltata la difesa da parte del figlio, rimase inaccolta e il
24 luglio 1620 Katharina fu condannata all’arresto, a un
«diligente esame» su punti teologici, al confronto con i
testimoni e, nel caso in cui non avesse ancora implorato il
perdono, a una vera e propria tortura. L’orgogliosa e fiera
Katharina Guldelmann non avrebbe mai potuto implorare il
perdono o ammettere davanti ai tanti testimoni le assurde colpe
di cui era accusata. Fu così che, nell’agosto 1620, imprigionata a
Leonberg, la madre di Keplero fu a un passo dagli strumenti di
tortura. La figlia Margarete scrisse al fratello Giovanni per avere
il suo aiuto, ma lo scienziato si trovava a sua volta in una
situazione difficile, poiché intanto era scoppiata la guerra dei
Trent’anni. Linz era occupata dalle truppe bavaresi del duca
Massimiliano, in marcia contro la Boemia. Keplero, come gli era
già accaduto ai tempi di Graz, rischiava il posto per la propria
fede protestante. Inoltre, i suoi legami professionali e affettivi
con entrambi gli schieramenti religiosi, come pure il suo non
voler sembrare ingrato verso coloro che in passato lo avevano
aiutato, lo avevano messo in una cattiva luce. Così, senza sapere
se avrebbe mai fatto ritorno a Linz, Keplero partì nuovamente
verso il Württemberg, dopo aver ottenuto dal duca un rinvio di
cinque settimane alla tortura. Intanto Katharina, grazie
all’interessamento del figlio Christopher, era stata allontanata