Page 220 - Keplero. Una biografia scientifica
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anni Keplero decise di risposarsi. Con un’esperienza simile alle

                spalle, egli decise di adottare, per la scelta della seconda moglie,

                un  metodo  di  indagine  quasi  scientifico,  soppesando

                attentamente  carattere,  beni  materiali,  reputazione  della

                famiglia, stato di salute, età e avvenenza delle pretendenti. Tutto

                è documentato da una lunga lettera, scritta nell’ottobre del 1613,

                in cui è possibile seguire il procedimento che Keplero seguì per
                                                                                    5
                selezionare, tra undici candidate, la futura sposa . Per il lettore

                moderno  è  abbastanza  sorprendente  verificare  come  Keplero
                considerasse sullo stesso piano elementi tra loro molto diversi,

                in maniera tanto schietta da dettagliare l’esame delle fanciulle in

                uno  scritto  non  troppo  confidenziale,  destinato  non  a  un

                parente o a un amico intimo, ma a un influente barone. Nella

                lettera egli soppesava attentamente, come elementi negativi, la

                facilità nello spendere, la superbia, la fisionomia ripugnante ma

                anche la debolezza polmonare o il fetore dell’alito. Tra le qualità,

                valutava l’essere incline all’operosità, l’affetto dimostrato verso i

                figli di primo letto, i lineamenti del volto degni d’amore, l’onestà
                della  madre,  una  educazione  sobria,  la  sopportazione  delle

                fatiche.  Sicuramente  l’attenzione  alla  salute  e  alla  robustezza

                delle  aspiranti  fidanzate  diventava  molto  importante  in

                un’epoca  che  poteva  offrire  molte  meno  comodità  e  cure

                mediche della nostra.

                   Alla  fine  la  prescelta  risultò  Susanna,  un’orfana  di

                ventiquattro anni. La motivazione spetta a Keplero, secondo il

                quale  ella  «è  stata  educata  a  un  modo  di  vivere  che  è  il  più

                apprezzato in tutto il Paese: questo merito costituisce bene una

                dote  ingente.  Nell’aspetto,  nelle  abitudini  di  vita,  insomma  in

                tutto l’insieme si rivela adatta per me: nessuna superbia, nessuna
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