Page 221 - Keplero. Una biografia scientifica
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dissipatezza, tenacia nella sopportazione delle fatiche,
un’ordinaria dimestichezza nel governare la casa, età media, e
un animo disposto a sviluppare quelle doti che ancora non ci
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sono» .
Da lei Keplero ebbe sei figli, di cui tre morirono appena nati.
Anche se l’astronomo non ebbe modo di occuparsene spesso,
abbiamo motivo di credere che egli fosse legato alla propria
famiglia. Restano, per esempio, alcune testimonianze dei suoi
tentativi di aiutare i figli ad apprendere il latino o di guidarli
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nella loro formazione religiosa .
Botti di vino, fiocchi di neve e palle di cannone
Anche negli anni più bui della sua vita, la geniale curiosità di
Keplero non si affievolì. Persino azioni del tutto comuni, come
acquistare un po’ di vino o passeggiare sotto la neve, furono in
grado di sollecitare la sua profonda inclinazione verso lo studio
della natura. Così, dall’osservazione di una realtà quotidiana
apparentemente priva di implicazioni filosofiche, presero il via
linee di ricerca che verranno comprese con completezza solo nei
secoli successivi. I semi di questi sviluppi sono contenuti in due
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trattati «minori», il De nive, Sulla neve e la Stereometria
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doliorum, Geometria solida delle botti , pubblicati
rispettivamente nel 1611 e nel 1613.
Che cosa sa un fiocco di neve
È proprio l’incipit a raccontarci la genesi del De nive. Nel
dicembre 1610 Keplero sta passeggiando sotto la neve, pensando
a un dono da regalare per Capodanno all’amico Matthäus