Page 213 - Keplero. Una biografia scientifica
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frattempo portato avanti da Katharina. La donna,
ingenuamente, aveva offerto al magistrato una coppa d’argento
in cambio della possibilità di effettuare la seduta nella data
prevista. Visto come si stavano mettendo le cose, i due figli
Christopher e Margarete individuarono la soluzione migliore, se
non altro per se stessi. Decisero quindi di accompagnare la
madre dal fratello Giovanni, a Linz.
La scelta sottraeva la madre alla cattiveria della gente, ma
impediva a Katharina di difendersi in aula. Senza ulteriori
indugi, la madre di Keplero fu condannata all’arresto a vista e,
dopo un fermo di uno o due giorni, a un più attento esame
davanti a un tribunale speciale, anche riguardo ad alcuni punti
teologici. Secondo le correnti procedure, questo equivaleva
all’avvio formale di un processo di inquisizione. In realtà, lo
storico Max Caspar nota come dalla lettura degli atti appaia una
certa indecisione da parte dei consiglieri del duca. In ogni caso,
la condanna era stata pronunciata.
Keplero provò allora a scrivere a Sebastian Faber, il
vicecancelliere che sembrava particolarmente ben disposto nei
suoi confronti, ma la faccenda ormai era troppo intricata.
Mentre egli aveva dato alla madre il suo più completo appoggio,
il fratello, Christopher, e il cognato avevano già firmato un
documento nel quale si dichiarava che, se la madre fosse stata
riconosciuta colpevole, essi ne avrebbero preso totalmente le
distanze. Per non tralasciare le questioni economiche: i figli di
Katharina temevano di dover provvedere alle spese del processo,
a cui si sarebbero potute aggiungere le somme richieste come
risarcimento degli accusatori. Si giunse all’ottobre del 1617,
quando la madre di Keplero decise di tornare nel Württemberg.