Page 208 - Keplero. Una biografia scientifica
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Keplero, mentre a Weil, tra il 1615 e il 1629, ben trentotto
«streghe» subirono una terribile fine sul rogo. Stando alle
considerazioni dello stesso Keplero, la madre si presentava come
ottima candidata. Nel descriverla, infatti, egli tratteggiava un
personaggio se non altro inquietante, pur attribuendo la
responsabilità del suo comportamento anomalo alla posizione
degli astri al momento della nascita: «piccola, magra, fosca,
impertinente, litigiosa e di animo cattivo», andava in giro
distribuendo rimedi erboristici e toccasana a chiunque
avvertisse un malessere.
Le accuse
Ad accendere la miccia fu una certa Ursula Reinbold, moglie del
vetraio cittadino, una squilibrata dalla pessima reputazione, in
quanto, come osservava Keplero in una lettera, era
notoriamente già stata condannata per prostituzione. Le due
donne, Ursula e Katharina, si frequentavano da anni, ma a causa
di uno stupido episodio, erano diventate nemiche. Christopher,
fratello di Keplero e più giovane di lui di quindici anni, era
lattoniere a Leonberg. Un giorno, nel corso di una negoziazione,
Christopher si infuriò con Ursula e prese a insultarla
rabbiosamente, spalleggiato dalla madre che si trovava con lui in
bottega. La moglie del vetraio covò risentimento e da lì a poco,
dopo aver bevuto qualcosa a casa della signora Keplero,
sostenne di sentirsi male. Cominciò a circolare la diceria che
una qualche magica pozione la avesse avvelenata. La verità era
assai più semplice e triste, poiché la donna, come scriveva
Keplero a un amico, soffriva per le conseguenze di un aborto.
Come nella celebre aria di Rossini, la calunnia da venticello si